“… L’opera intera dell’artista, sin dai suoi esordi figurativi negli anni Cinquanta, si pone in equilibrio fra le necessità da un lato di non eludere il rapporto con la natura, dall’altro di spingersi oltre le sue sollecitazioni, oltre la realtà e la vita stessa. L’opera si configura come una sorta di terra nuova e non calpestata, quasi la pausa, altrimenti non data, fra due mondi diversi ed egualmente insistenti nella coscienza dell’artista. …”
Paolo Biscottini
Ottobre 1993
1993 - 94
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