«… La leggenda tramanda che nel velo della Veronica si siano fissate le fattezze del volto di Cristo, ultima immagine prima dello svanire, del consumarsi della “figura” nel sepolcro. Stradella ha forse avvertito nel soggetto il senso profondo del “luogo della presenza”, una presenza misteriosa, eterna della forma sull’informe, la resistenza oltre ogni visibilità. Non si tratta dunque di dipingere quietamente sul filo della memoria, ma piuttosto sull’inquietudine che ogni traccia lascia di ciò che l’ha determinata e preceduta. … »
Silvia Cuppini
Urbino, 2 giugno 1994