Storielle antiche

SERMONCINI

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SERMONCINO: breve poesia che i bambini recitavano davanti il presepe nelle feste di Natale.  Di solito poesie a rima baciata molto auliche vertenti sulla Natività.

In Urbino negli anni 1940 della mia fanciullezza (probabilmente anche molto prima) dalla vigilia di Natale fino alla Epifania, gruppi formati da numerosi familiari vestiti a festa visitavano in processione i vari presepi allestiti nelle chiese e nelle sale parrocchiali.  Mamme, nonne, zie, santole ... (ma spesso anche padri, nonni, zii ...) si facevano vanto delle innocenti bellezze e delle capacità mnemoniche e recitative dei propri pargoli, che venivano sollecitati all' esibizione con ogni sorta di stimolo, dall'affettuoso, al ricattatorio fino al minaccioso.  Durante la recitazione gli occhi dei parenti si riempivano di lucciconi.  I capoccia mettevano due dita nel taschino del panciotto per pescare monetine di pochi centesimi (testa del Duce) o di decimi di lira (quelle con l'uccello, l'aquila romana) o addirittura d'argento da cinque lire, da donare a recitazione avvenuta

I sermoncini sotto riportati mi sono stati tramandati oralmente prima da mamma Cesira e, recentemente, da mia sorella Carla 

(Michelin de Chè Gnagn)

 

 

 

BRILLAN  LE  STELLE

 

E’ mezzanotte, brillan le stelle,

dormono placide le pecorelle.

Ecco per l’aria cento bagliori

destan dal sonno tutti i pastori:

sopra una stalla, come una fiamma,

più luminosa splende una stella.

Dall’alto scendon mille angioletti

sull’ali candide puri ed eletti.

In coro cantano fra dolci suoni

“glorianel cielo, pace ai buoni”.

Tutti s’affrettano alla capanna

sentono un canto da ninna nanna.

Là sulla paglia c’è un bamdinello

che scalda un bove con l’asinello.

Povero è il bimbo, la madre intanto

lo avvolge tutto dentro il suo manto.

Lo guarda e tacitapensa “E’ mio”

ma poi l’adora sì com un Dio.

Risplendi fulgido, o bambinello,

pur sì piccin, sì poverello !

Tutti ti adorano, cantano a te

tu così umile sei re dei re.

Nel mondo regnano l’odio, il dolore

e tu la pace porti e l’amore.

 

 

IL NONNINO E LA NONNETTA

 

Gesù bambinopresso la tua culla

io ti guardo e ti prego con amore.

So che sei buono e non neghi nulla

ai bambini che amano il Signore.

Ti amo tanto, oh mio celeste amico

e con dolce speranza oggi ti dico:

«Il mio babbo e la mia mamma benedici,

fa che sian ognor sani e felici;

benedici il nonnino e la nonnetta,

i fratellini miei, la mia casetta.

Benedici, Gesù, con il tuo amore

chi soffre per la fame ed il dolore.

Manda la santa pace di Natale

dove cattivo e triste regna il male.

 

 

IL  LUMICINO

(alla Pierino)

 

Vedo in fondo un lumicino:

sarà un diamante?

sarà un rubino?

Oh ’na paletta (o altra espressione di sorpresa)

è Gesù bambino !

 

 

PICCOLO SONO IO

 

Piccolo sono io

Piccolo è gesù.

Vado a casa mia

chè non ne so piò.

 

 

IL  PRESEPE  DELLA  MAMMA

 

Nel presepe della mamma,

proprio sotto la capanna,

ho veduto un bel bambino

biondo, roseo, piccolino.

Poverin con tanto gelo!

non ha veste, non ha velo,

solo un bue e un asinello

fanno caldo al bambinello.

Io che sono un po’ più grande

ho la veste e le mutande

la camicia e poi la maglia

lui soltanto un po’ di paglia.

Ma un pensier mi viene in mente,

zitti zitti allegramente:

- l’abitino mio più bello

 io regalo al bambinello,

così caldo sentirà

buona e santa mi farà. -

 

 

Sermoncino

di Enaide Galli

XIII Concorso 2013 Agenda 2014

 

Nel presepio della mamma

Proprio sotto la capanna

Ho veduto un bambinello

Bianco, rosa, bello bello.

Poverin con tanto gelo

Non ha veste, non ha velo

Solo il bove e l’asinino

Fanno caldo a quel piccino.

Io che sono un po’ più grande

Ho la veste e le mutande

La camicia e poi la maglia

E lui solo un po’ di paglia.

Ma però non ho sentito

Né un lamento né un vagito

Anzi è sempre sorridente

Anche a chi non gli dà niente.

Caro bimbo, bel tesoro

Ti prometto nel mio cuore

D’imitare sempre te

Nell’amore e nella fe’.

 

 

QUATTRO MILL’ ANNI

 

Per quattro mill’anni

s’attese quest’ora su tutte le ore.

E’ nato il Signore,

è nato alleluia, alleluia..

Rplende d’un astro divino

la notte che già fu sì buia.

E’ nato il sovrano Bambino

è nato: alleluia alleluia.

 

 

STANOTTE  A  MEZZANOTTE

 

‘Stanotte a mezzanotte

è nato un bel bambino

biondo rosa e piccolino.

Se lo guardo mi fa pena,

non mi va neppur la cena.

Ma un pensier mi viene in mente

zitti zitti allegramente:

l’abitino mio più bello

 io regalo al bambinello,

così caldo sentirà

buono e santo mi farà.

 

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