Coen
Ferruccio
(Nostalgia invernale)
Io penso una città posta sul monte
silenziosa e come marmo bianca,
sotto il manto purissimo di neve.
E mi sento passare sulla fronte
un’antica carezza, e la mia stanca
anima al fonte dei ricordi beve.
Ne rivedo le case raggruppate
salire a gradi come un grandioso
piedistallo d’immane monumento,
e nell’alto le torri acuminate
e nel palazzo dei Duchi maestoso,
opra sublime del Rinascimento.
Io penso una città bella, dormente,
dalla gloria d’un grande circonfusa,
dal fulgor del suo nome immortalata.
Dalle cento sorelle a tratti sente
salir, come lontana eco confusa,
il grido dell’età rinnovellata,
che senza tregua in una tormentosa
opera dïuturna s’affatica,
versando sangue dalla lotta immane.
Ma la bella del monte disdegnosa,
sognando i fasti di sua gloria antica,
dorme una notte che non ha dimane.
Quando l’alma solcata dalle impronte
dei disinganni, insazïata e stanca,
al puro fonte dei ricordi beve,
io penso una città posta sul monte,
ove sta la mia casa tutta bianca,
sotto il manto purissimo di neve.
Ferruccio Coen, Terni
Bibliografia: Ferruccio Coen, Urbino. Nostalgia invernale, in “Rivista Marchigiana Illustrata”, 1908, n° 1-2.