RIEVOCAZIONI STORICHE 2013

 

GIOCO dell' AITA

2ª Edizione

 

L'Aita è un gioco militaresco di destrezza e forza praticato per più di duecento anni dalla Legione Metaurense in onore del Duca Federico, nei periodi di non belligeranza, come risulta in specifiche citazioni nel diario di Francesco Maria II (1589 - 1593), verrà riproposta nella suggestiva cornice della Fortezza Albornoz.

LINKS:  Redazione Città di Urbino  (clicca)

L'Associazione crede fortemente nel rinnovo di questo tradizionale gioco che nella sua unicità ha caratterizzato la storia del nostro Ducato, al fine di rievocare e tramandare un significativo evento dimenticato di una Signoria che per tanti anni fu una delle più guerriere, armate e fiorenti d'Italia, (domenica 18 Agosto, ore 19.00 - Arena Fortezza Albornoz con partenza alle 18.30 dalle scalinate del Duomo dopo la Cerimonia della Benedizione delle bandiere. 

La premiazione dei vincitori verrà fatta alle ore 21.00 piazza Duca Federico, durante i festeggiamenti in onore del duca Francesco Maria della Rovere (voce successiva).

Per particori sul gioco dell'Aìta si clicchi qui.
Un ringraziamento particolare lo rivolgo alla Società Sportiva "Val Metauro Titan Rugby" di Urbino per aver messo a disposizione i propri "Aitanti", al Cav. Guido Ugolini e al Cav. Gastone Bertozzini per avermi aiutato a ripristinare la tradizione del gioco dell'Aita, al Cav. Moretti e la Benelli Armi che ci sostengono da anni, e a Giuseppe Uguccioni per la sua insostituibile collaborazione.

 

FESTEGGIAMENTI in ONORE del duca FRANCESCO MARIA della ROVERE

I festeggiamenti in onore del ritorno dalla Spagna del Duca Francesco Maria II della Rovere accompagnato da una delegazione della corte del re di Spagna e dalla corte ducale di Urbino. Coreografie pirotecniche barocche chiuderanno i festeggiamenti.

Il paese ospite del 2013 sarà la Spagna, nazione che in quel periodo ebbe stretti rapporti con il nostro ducato. Infatti Francesco Maria II della Rovere da ragazzo, trascorse circa tre anni alla corte del re di Spagna innamorandosi perdutamente della contessina di Ossimi e sembra addirittura che l'abbia sposata per procura, poi, però, fu costretto a convolare a nozze con Lucrezia d'Este.