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Torrione di S. Belisario - lato est
Come si può dedurre dalle 2 finestre di questo lato e da una porta dall'altro, il torrione è vuoto all'interno. A cavallo fra il 1700 ed il 1800 si praticò l'apertura delle mura in questo tratto per permettere l'ingresso in città a chi veniva dalla nuova strada da Pesaro progettata dall'arch. urbinate Fulvio Corboli (1762-1826). Fu poi costruito sopra il Torrione l'edificio visibile in figura che assieme ad un gemello dalla parte opposta della strada costituiva un posto di blocco per esigere la gabelle (poi dazio e ora Iva) per il commercio sempre più fiorente con le città marittime. Nel 1900 con la diffusione dell'energia elettrica il torrione fu acquistato dalla fam. Valdarchi per ricavarne un molino a macine di pietra. Fu chiuso nel 1960 ca. per l'avvento dei mulini a cilindri. Poi fu utilizzato per la distribuzione di carburanti e infine per lavaggio auto. Ora (2024) dopo ristrutturazione è in attesa di utilizzo.
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