IN FUGA CON GLI ASTRI Non ti puoi salvare dai giorni passati, perché il tempo è spirale e non cerchio, e tu vai in fuga con gli astri e la terra e come cielo da cielo si aprono spazi, viaggio nel vuoto uniforme. Vibrano gli atomi della tua carne, della pietra e del ferro, di tutte le cose infinite, e tu sei abisso, e contieni in un punto che sempre diviene le stagioni passate e future. E se ti illudi d'essere un dio che baratri colmi, senti la terra creduta sicura franarti, e tu sei ancora straniero a te stesso, fiume, illimite angoscia. E non ti resta che affidarti a questa spirale del tempo, suprema ragione, ove rimanendo te stesso ti muti, e il vertice attingi della tua irripetibile origine.