Dormire - tu dici - con l'ansia
di accorciare la notte
e rivedere l'alba che t'aveva deluso.
Invece anche domani
l'alba
ti porterą un simile giorno d'azioni scontate,
di vecchie parole, e gli umori di sempre.
Ma tu, come automa,
ritorni alla stessa torbida fonte,
ti aggiri per le solite strade,
saluti, maschera, le maschere eterne.
E ti coglierą finalmente la morte
vagabondo nella steppa,
e nessuno ti degnerą d'uno sguardo,
ugualmente fioriranno le siepi
che la tua mano ha sfiorato.