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GERMANA DUCA RUGGERI:
"Geranio rosso" di Antonella Ciaroni

Note di
Germana Duca
dal Comunicato Stampa
Comune di Urbino
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Geranio rosso: "Geranio rosso" rappresenta il mistero della vita e della morte, illumina con il suo fervido colore il cielo plumbeo, si accende inspiegabilmente come un prodigio, si libera e rianima dal letargo invernale, mentre la neve fa da cornice alle fredde giornate. Il mio sguardo ammirato e commosso su di lui, mentre il cuore dice che la vita non finisce, ma si apre all'ignoto. La poesia è la voce dell'anima, risalta i sentimenti più profondi, mi ferisce, ma mi innalza ad uno stato di grazia. Un viaggio al di là del tempo e dello spazio, tra gioie e dolori, momenti onirici che recuperano emozioni lontane di vita vissuta appassionatamente.

·        Autore:  Antonella Ciaroni    ·        Editore: Aletti

·        Collana: I diamanti                   ·        Data di Pubblicazione: 2023

·        Genere: lett. italiana: testi     ·        Pagine: 72

·        ISBN-10: 885918908X             ·        ISBN-13:  9788859189084

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Note su Geranio rosso, opera prima di Antonella Ciaroni

di Germana Duca

 

Fra la nativa Urbino e Fano, luogo della seconda giovinezza, Antonella Ciaroni ha intrapreso un percorso ricco di risultati negli studi come nella professione - con progetti dentro e fuori dalla scuola per promuovere cultura, legalità, diritti - senza tralasciare la dedizione alla famiglia e alla scrittura creativa. Un mix di competenze che si autoalimentano, grazie all’impegno generoso delle qualità umane e comunicative a lei più congeniali. A confermarle arriva ora la sua prima raccolta poetica, Geranio rosso (Aletti Editore) con trentasei componimenti di straordinaria forza espressiva: “gesto quasi eroico dell’autrice nell’esaltare la vitalità degli affetti e la bellezza del creato”, ha scritto Gabriele Amadori, quasi in sintonia con Alessandro Quasimodo e Asmae Dachan nell’attribuire l’energia creativa di Antonella all’intreccio di amore e dolore, fra esperienza personale e visione dei più lontani o dimenticati.

Sulla scorta di tali opinioni, è facile addentrarsi nella raccolta che procede libera, senza filtri, in alcuni casi con passi giapponesi sull’aperta visione di Urbino (Un’atmosfera incantata, p.43); in altri con pensieri in chiaroscuro, paragonabili a moderne incisioni (Amore ferito, p.38); in altri ancora con cuore scalpitante, specie quando (Un lungo corridoio, p.51) dal suo corpo giovane due vite si sprigionano. Molto bello il verbo “sprigionarsi” che Antonella usa per dire sia l’inizio sia la fine del viaggio sulla terra:

 

L’anima leggera si sprigiona,

su ali impalpabili

vola

(Cenere, p.20).

 

Consapevole del comune destino, come delle troppe esistenze finite sui fondali del mare Mediterraneo, lei scrive per suggerire non il silenzio, ma la compassione:

 

Se potessi,

mare nostrum,

piangeresti

per i tanti corpi

che custodisci nel tuo ventre

Mare nostrum,

tu hai pena di quei corpi

molta di più

di chi sta ad osservare

(Mare nostrum, p.61).

 

Mare e madre: parole simili nel suono e ancor più nel significato di grembo che accoglie e trasforma. Lo stesso avviene con la scrittura quando versa il vissuto nel grembo - gaida, in dialetto urbinate - di un libro. Come questo Geranio rosso in veste invernale il cui titolo, finemente interpretato sulla copertina da Barbara Giambartolomei, è lo stesso della prima lirica. Breve, chiara, cristallina come un fiocco di neve:

 

Amore di madre

nei rossi petali

Fiorisci d’inverno,

ogni mattina

mi commuovi

Fiore senza tempo

e stagione,

come l’amore di te,

mamma

Sei un segno di presenza

nel mio cuore.

 

Emblema di tenerezza filiale e insieme materna, il geranio di Antonella mi ha ricordato l’elogio che ne fece Dolores Prato - “tanto poté su di me il geranio” - riferendosi al coraggio che, in un difficile frangente, le trasmise un fiore come questo, sbocciato fuori stagione. L’assenza diviene così segno di presenza, matrice di emozioni nuove. Specie quando si esprimono attraverso immagini che fluiscono in zone d’ombra, il cui confine non circonda i versi di Antonella Ciaroni ma li attraversa, creando empatia e inclusione. Forze spirituali, queste, che aiutano a spostare lo sguardo da sé fino a credere possibile, come auspicava Michela Murgia, un amore plurale e moltiplicativo. Perché c’è tanta bellezza nella vita e, a ben guardare, non mancano occasioni per festeggiarla:

 

Sento parole vivaci,

sorridenti,

allegre

Contagiose le risate di mia madre

entro silenziosamente

le stanze pervase di allegria

voci squillanti e canti

Osservo senza essere scorta

una festa familiare

vecchie amicizie e nuove

odori di cucina

profumi esotici

note floreali

Niente di nuovo

è l’Amore per mio padre

Semplicità

nella ricchezza dei sentimenti.

 

Semplicità anche nello stile di Antonella, cui va il merito di valorizzare l’universo maschile - dal padre Domenico, al coniuge, ai primogeniti Lorenzo e Giovanni - dipanando il filo matrilineare che da nonna Margherita Clelia porta a mamma Claudia e a sé stessa figlia. Madre, a sua volta, di una nuova Margherita, nel novero di famiglie che è giusto applaudire.

 

Germana Duca

Urbino, 26 febbraio 2024

 

 

 

 

Nota. Questa recensione è stata fornita da Germana Duca per uso non a scopo di lucro

 

 

 

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Dal Comunicato Stampa del Comune di Urbino
Geranio Rosso di Antonella Ciaroni -
Presentazione in Urbino

A Urbino nasce un progetto che ha l’obiettivo di far conoscere il lavoro degli scrittori contemporanei della città e del territorio.  L’iniziativa è stata creata dall’Amministrazione comunale, nell’ambito dei programmi di “Urbino Città che legge”, in collaborazione con l’Assessorato comunale alle Politiche Educative.  Di mese in mese saranno presentati vari autori, in modo che il pubblico possa conoscere la vasta realtà creativa che caratterizza scrittori e scrittrici che spaziano dalla poesia alla narrativa, andando a toccare anche il noir, il thriller, il romanzo storico, il poliziesco.  

Questo progetto è iniziato il 5 gennaio 2024, alle 16.30, nella Sala del Maniscalco, con la presentazione del libro “Geranio Rosso ” di Antonella Ciaroni (Aletti Editore), a cura di Germana Duca.

     Antonella Ciaroni  è  docente di Lettere e cura da diversi anni progetti di cultura, legalità e diritti universali.  “Il Geranio rosso” rappresenta il mistero della vita e della morte. «Il mio sguardo ammirato e commosso su di lui –commenta l’autrice–  mentre il cuore dice che la vita non finisce, ma si apre all’ignoto. La poesia è la voce dell’anima, risalta i sentimenti più profondi, mi ferisce, ma mi innalza ad uno stato di grazia. Un viaggio al di là del tempo e dello spazio, tra gioie e dolori, momenti onirici che recuperano emozioni lontane di vita vissuta appassionatamente».

«Urbino e il suo territorio -dice l’Assessore alla Politiche Educative Francesca Fedeli- sono  una realtà che possiede tanti autori. Alcuni sono pubblicati da case editrici che hanno una distribuzione nazionale, altri si fermano a una diffusione più limitata. Ma non per questo non meritano di essere conosciuti. Alcuni ambientano le loro storie o legano le loro poesie al nostro contesto. Altri si muovo senza avere apparentemente un legame diretto, ma in filigrana si percepisce un’ispirazione culturale urbinate che influenza la loro creatività. A tutto questo daremo spazio nelle prossime settimane e nei prossimi mesi ».  

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