La batraccola

 

Viaggio, rotto di bolina,

con Orazio, il Cecubo e il Falerno.

Traverso con lo sguardo, rapido,

la cupola.

Penso al guanciale

all’olio del tartufo.

Il capoccia, in testa apre la fila

vicino al roseto.

Porta con sé la fava e il lupino.

Dietro, la famiglia lunga.

Per ultimo, la Minghina,

con la batraccola in mano

per ritmare il passo.