Urbino in un giorno di sole
A
Lalla Romano
Di penombra in penombra attraversiamo
la città degli aquiloni in festa
nel Palazzo disegnato dalla luce
frughiamo il semibuio delle stanze
tappeti che vengono da Oriente
argenti e smalti d’Arabia luccicanti
preannunciano la meta che ci attende
segreto fra le torri come un chiostro
il giardino pensile si apre ai verdi
delle colline oltre le grandi finestre
aiuole intorno alla fontana garofanini
in fiore un profumo di rose indovinato
e altri aromi alberelli di melograno
e tutto è lento vacillare e apprendersi
come la gioia di un pensiero nascente
prima di scendere nell’ombra
delle radici messe allo scoperto
lungo i sotterranei deserti
Arte e scienza:
quale rapporto?,
a cura di Giuliano Brenna e Roberto Maggiani, LaRecherche.it,
2020
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