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PIPPI BALSAMINI 1939 - 2021

Storia della mano destra di Celestino

 

 

 

STATUA DI CELESTINO V CONPATRONO DI URBINO

LARGO CLEMENTE XI - URBINO

 

Autore: Bartolomeo Pincellotti di Carrara (1707-1740). Valente scultore lavorò alla Fontana di Trevi, a San Giovanni in Laterano e per moltissimi Cardinali così da ottenere l'ammissione nel 1735 all'Accademia Pontificia, conosciuta come Congregazione dei Virtuosi al Pantheon.

Il monumento è un antico dono del Cardinale Annibale Albani (1682-1751), nipote del rispettato Papa Clemente XI, deceduto nel 1721, discendente di una potente e ricca famiglia gentilizia Urbinate.

Come e quando perdette la mano destra: il Balsamini non è riuscito a reperire alcuna valida documentazione nè fotografica o pittorica e neppure scritta. In ogni caso già dalla fine del 1800 circolava una voce di popolo che fu un iroso maniscalco, che operava in zona, nel ferrare un cavallo perse la pazienza e scagliò in aria la mazza che finì con il colpire (non si seppe se per intenzione o per fatalità) e staccare di getto la mano destra della statua.

Nota.  Probabilmente il maniscalco operava nelle stalle del Monastero delle Clarisse. Infatti le Monache Clarisse ebbero ad Urbino un antico Monastero dedicato a Santa Lucia, accanto all’attuale Chiesa di Santo Spirito, a fianco di Palazzo Albani, fu abbandonato nel 1884 e successivamente demolito per costruirci l'attuale Comando della Guardia di Finanza e il palazzo contiguo sede per molti anni dell'Ufficio del Registro. Vecchi urbinati ricordano che la mano amputata fu conservata nel monastero fino alla demolizione. 
https://www.terradeifioretti.it/itinerari/nelle-terre-dei-duchi-di-montefeltro-in-nobile-compagnia-con-il-dono-del-monte-verna/urbino/

 

Nel 2002 Pippi stanco di vedere un monumento così deturpato esegue una prima mano in resina che risultò non ben proporzionata e neanche adeguata alla religiosa austerità di una statua papale (vedi immagini più avanti). Fortuna volle che un ignoto vandalo ma sensibile all'estetica fece sparire la mano.

Pippi non si arrese, si consultò con l'esperto don Negroni studiò materiali e tecniche per eseguire il calco della mano sinistra, farne una copia speculare in silicone rimodellabile per trovarne le curvature del polso e del dorso e ancora la posizione delle dita più consone possibile e infine la copia in resina.

Nel martedì 10 Marzo 2009, ottenuta l'approvazione della Sovrintendenza e il sostegno della Provincia di PU e del Comune di Urbino, venne inaugurata la statua di Celestino V con "la mano" ovvero la seconda mano creata dall'artista urbinate Arnaldo Balsamini. Intervengono il Presidente della Provincia, Palmiro Ucchielli, il sindaco di Urbino, Franco Corbucci e l'Assessore ai Lavori , Lino Mechelli.

 

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PRIMA MANO  6 aprile 2002

 

SECONDA MANO  10 marzo 2009

 

IMMAGINI DELL'INAUGURAZIONE   10 Marzo 2009

 

 

CURIOSITA'- Nei tempi non fu raro che una scultura in fase d'opera o ultimata venisse modificata rimodellando l'effige e cambiando epigrafe per essere dedicata ad un personaggio diverso dall'originale. Addirittura, quando il monumento era addossato contro un'altra struttura come nel nostro caso, non si cancellava la precedente epigrafe ma si nascondeva ruotando in basamento di 180°.
La nostra statua eretta nel 1737, raffigura San Pietro Celestino poi Papa Celestino V, ma in origine l'effigiato era Papa Alessandro VIII (1610-1691), grande mecenate per la città marchigiana alla fine del XVII secolo.

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