«… Stradella è poeta, un poeta pittore: lo era quando negli anni cinquanta cavava raffinate essenze coloristiche da
paesaggi o da nature morte; poeta lo era quando negli anni sessanta si immergeva nella natura per offrirci rivelazioni e sensazioni situate ai limiti dell’informale; lo è oggi che ferma sulla tela l’indefinito: “un vuoto da riempire”, i “percorsi provvisori”, le “immagini d’ombre”. …»
Settembre 1984
Silvio Zanella