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Per la XLI edizione del "Premio Vasto" viene ordinata nei locali dell'Istituto Filippo Palizzi di Vasto, dal 12 luglio al 7 settembre 2008, la rassegna

Metamorfosi del fantastico. L'immagine ritrovata.    

Organizzata dal Comitato Premio Vasto d'Arte Contemporanea e promossa dal Comune di Vasto, dal Comitato Manifestazioni d'Arte e Cultura - con il patrocinio della Regione Abruzzo, della Provincia di Chieti e della Fondazione della Cassa di Risparmio della Provincia di Chieti -, la singolare iniziativa espositiva raccoglie un centinaio tra dipinti, sculture e opere su carta, di trentasette artisti italiani e stranieri, tutte riprodotte in prezioso catalogo edito per i tipi Vallecchi. La ricerca dell'arte fantastica cosituisce un genere che riflette sul rapporto sfuggente tra uomo e animale, mito e realtà; un tema e un ambito semantico che il curatore dell'attuale mostra, Floriano De Santi, pensa doversi ricondurre anche alla letteratura. In effetti, L'uomo in sabbia di Hoffmann, Il ritratto ovale di Poe, La Venere d'ille di Mérimée, sono testi fantastici perché raccontano l'inesplicabile generato da un evento che rappresenta uno scarto rispetto al paradigma della vita quotidiana. Una simile chiave di lettura può essere anche estesa agli artisti presenti nella Metamorfosi del fantastico. Compresa nella coppia di concetti contrapposti naturale/ soprannaturale, reale/ irreale, l'arte fantastica, che pare avere radici nel Mythos greco della "Nave Atena" con il significato di ciò che è reso visibile nell'invisibile della Physis, della Natura, stabilisce un contatto con le aree ignote dell'inconscio ponendosi in rapporto dialettico con la realtà che ne costituisce il fondamentale polo oppositivo. Di qui lo scardinamento delle certezze, lo spiazzamento di nuovi paradigmi interpretativi che insinuano il dubbio, mettendo in questione i meccanismi stessi del conoscere.

Il palinsesto medioevale di un bestiario sui generis diventa nella modernità mappa in cui la distinzione tra senso e materia, tra corpo e spirito, non sembra più possibile. Prevale al contrario l'indirezione , la metamorfosi: una problematica dell'immaginario, e precedentemente dell'inconscio, che sottolinea le trasformazioni e le mutazioni, puntando a un'evidenza spettacolare e colta dell'immagine ritrovata. L'antitesi tra Osiride e Iside e Umano e Animale è l'opposizione tra luce e tenebra, ordine e disordine, che ritroviamo nelle opere di maestri quali Venanzo Crocetti, Giorgio de Chirico, Wilfredo Lam, Umberto Mastroianni, Sebastian Matta e Giuseppe Zigaina.

Essendo lo stilema espressivo debitamente incentrato sulle fantasie e sulle immagini di un bestiario moderno che guardi al passato con gli occhi del presente, autori quali Miguel Berrocal, Lilian Rita Callegari, Gaetano Carboni, Giorgio Celiberti, Antonio d'Acchille, Giuseppe De Gregorio, Luciana Ma-talon, Marisa Marconi, Lisa Sotilis e Aldo Turchiaro, forniscono un contributo assai originale. Ma le declinazioni del fantastico diventano sorprendenti ugualmente nei lavori figurativi di Valeria Altieri, Vittorio Amadio, Simone Butturini, Costantino Castorio, Franco Cilia, Emil Ciocoiu, Vincent Du' bourg, Victor Ferraj, Cesare Giuliani, Vito Antonio Genovese, Adriano Gra-ziotti, Stefano Lustri, Maria Micozzi, Paolo Marazzi, Francesco Petrolio, Renzo Scopa, Fabrizio Sclocchini, Elio Torrieri, Anna Torriero, Vincenzo Tiboni e Philip Tsiaras, in cui i sogni e le visioni hanno la stessa ragion d'essere delle cose reali.

Vasto   

CITTA DI CULTURA E DI MARE

 

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