RUBRICA domenica 19 marzo 2006 ore 13 |
CARTOLINA DALLE MARCHE
PUNTATA N° 25 10^ EDIZIONE
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Parco del San Bartolo, la splendida Baia della Vallùgola (PU-vicino al confine con la Romagna) da www.vallugola.com, www.parcosanbartolo.it e www.altamarina.it
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Cari amici della Cartolina, oggi ci spostiamo sulla costa e vi presentiamo un posto bellissimo, che si trova a Nord di Pesaro, vicino al confine con la Romagna. E’ la Baia della Vallùgola, molto conosciuta dai diportisti e frequentatori del mare. L’insenatura si trova tra le alture di Gabicce e di Casteldimezzo, nel cuore del Parco del San Bartolo ed è immersa nel verde delle colline che si gettano a strapiombo sul mare. La zona, a dispetto di come appare oggi, nell’antichità era molto fiorente e frequentata. Lo dimostra il ritrovamento, nella vicina Santa Marina di Focàra, di frammenti di vasi attici risalenti al V secolo a.C., che testimoniano la presenza di Greci che approdavano e si rifornivano in questo porto, prima di salpare le vele alla volta di Adria e Spina. Inoltre, sulla vetta della collina della Vallùgola, si trova un’epigrafe che racconta l’esistenza di un tempio dedicato a Giove Sereno, propizio ai naviganti, che fungeva da faro. Si ritiene che l’antico porto fosse costituito da moli realizzati su palafitte e fosse dotato di ampi magazzini in cui depositare le merci. Inoltre, cosa molto importante per l’epoca, era attestata la presenza dell’antica fonte Mida, che garantiva costantemente rifornimenti d’acqua anche in caso di emergenza. Gli studiosi ritengono che nella zona circostante fosse massiccia la presenza dell’uomo, con ville di ricchi commercianti, depositi, granai, frantoi. Tuttavia, nonostante i reperti rinvenuti su tutto il promontorio del San Bartolo fino a Gabicce, non possiamo confermare l’esistenza di una vera e propria città intorno al porto, anche se gira la leggenda di un’antica città sommersa di origine romana, Val Bruna, comprovata da testimonianze di chi dichiara di aver scorto le sue rovine nei giorni di bonaccia.
Il nome della Vallùgola deriva da Valle Lùcula (cioè scura per il bosco), oppure da Valle dell’Ugola, in relazione a un caratteristico verso che si ode da quelle parti. Altri ritengono che la denominazione derivi da Vallisi Uvula, la Valle dei piccoli Vini, a conferma che in queste zone si trafficasse vino, olio, grano e derrate alimentari. Storicamente, il porto ha costituito da sempre un centro di commercio e un punto geo-politico strategico, anche in considerazione della sua vicinanza alla strada consolare Flaminia. Dopo i Romani, la Vallùgola venne assediata dai barbari, per poi essere liberata dai bizantini. Intorno all’anno Mille, il territorio circostante fu oggetto di contese territoriali tra pesaresi e ravennati per il controllo di un’importante area commerciale, con merci che provenivano anche dalla Dalmazia. Durante il dominio dei Duchi di Urbino, la Vallùgola mantenne intatta la sua vivacità come porto ducale con la presenza di un capitano e di un ufficiale per la riscossione delle gabelle, finché Francesco Maria II Della Rovere non decise di restaurare il porto di Pesaro nel 1614. Da quel momento iniziò bruscamente il declino inarrestabile dello scalo. Oggi, la Vallùgola, vera zona naturalistica per appassionati, è un porto turistico immerso nel verde e dalle cime delle colline si può osservare un bellissimo panorama che spazia dalla costa marchigiana a quella della vicina Romagna.
Ora diamo un’occhiata alle manifestazioni artistico-culturali della Regione.
Cominciamo con i concerti classici e gli spettacoli, tra i quali segnaliamo:
a Fossombrone, oggi pomeriggio, alle 17 30, alla Chiesa di San Filippo, il concerto solistico del pianista Giuseppe Andalòro, vincitore del I premio “Busoni”;
a Fermo, oggi pomeriggio, alle 17 30, al Teatro dell’Aquila, il concerto dell’Orchestra Sinfonica del Conservatorio Pergolesi, diretta dal M° Daniele Giulio Moles, con il violino solista Dmitri Kakhamov, vincitore del I premio “Postacchini” 2005;
a Osimo, oggi pomeriggio, alle 17, al Teatro La Nuova Fenice, la rassegna Profumo di operetta;
sempre a Osimo, il 25 marzo, alle 21 15, al Teatro Campana, il concerto del duo Cristiana Cecchi (soprano) e M° Carlo Morgante (pianoforte), con musiche di Mozart, Rossini, Bellini;
a Castelfidardo, il 23 marzo, alle 21, al cinema-teatro Astra, lo spettacolo di danza Non c’è 2 senza te, a cura della scuola di danza More than dance;
a Pesaro, il 25 marzo, alle 17 30, presso la Sala Adele Bei del Palazzo della Provincia, il concerto Dal ’900 al nuovo millennio, a cura del Laboratorio di musica contemporanea del Conservatorio Rossini.
-Prosegue la tournéè dell’Orchestra Filarmonica Marchigiana, questa volta diretta dal M° Woldemar Nelsson. Questa sera sarà a Pesaro, al Teatro Rossini, alle 18 15; il 23 marzo suonerà a Jesi, al Teatro Pergolesi, alle 21; il 24 marzo sarà a Macerata, al Teatro Lauro Rossi, alle 21; il 25 marzo a Fabriano, al Teatro Gentile, alle 21; il 26 marzo, a Fermo, al Teatro dell’Aquila, alle 17 30. Verranno eseguite musiche di Mozart, Schumann e Wagner.
Per quanto riguarda i concerti jazz, ricordiamo:
a Macerata, al Teatro Lauro Rossi, oggi pomeriggio, alle 17 30, il concerto di Renato Sellani;
a Senigallia, al Teatro La Fenice, il 21 marzo, alle 21 15, il concerto del quartetto Matt Wilson “Arts & Crafts”;
a San Marcello, al Teatro Ferrari, il 23 marzo, alle 21 30, il concerto del Greg Skaff Trio;
a Porto Sant’Elpidio, al TAM Limonaia di Villa Barruchello, il 24 marzo alle 21 30, l’esibizione del Ricardo Herz Brazilian Band.
Concludiamo segnalando tre nuove mostre:
a Pesaro, dal 18 marzo fino al 30 aprile, al Centro Arti Visive Pescheria di Pesaro, la rassegna fotografica Luoghi e artisti negli scatti di Emanuela Sforza, con apertura pomeridiana dal martedì al venerdì dall 18 30 alle 19 30;
a Fermo, al Palazzo dei Priori e a Sant’Elpidio a Mare, presso la Pinacoteca Vittore Crivelli, il grande evento espositivo L’aquila e il leone, sui rapporti artistici tra la Serenissima e la Marca Fermana, con apertura dal 24 marzo al 17 settembre;
a San Severino Marche, una mostra rinascimentale dedicata a Bernardino di Mariotto, pittore che ha operato in questo Comune, mostra che sarà aperta dal 25 marzo al 31 agosto sl Palazzo Servanzi Confidati.
Precisiamo che oggi, il 25 e il 26 marzo prosegue l’iniziativa Primavera dei Musei - Giovani, dove i giovani marchigiani potranno visitare le oltre 90 strutture museali gratuitamente. Gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado dovranno essere muniti di un pass che viene distribuito nelle scuole. Gli studenti universitari dovranno esibire il tesserino. L’elenco completo delle strutture museali è disponibile nel sito www.regione.marche.it oppure può essere richiesto al Numero Verde di Marche Cultura 800 215 000.
La Cartolina dalle Marche, per oggi, termina qui. Potete consultare i nostri testi nel sito www.prourbino.it/cartolina.htm e scriverci a cartolinadallemarche@virgilio.it . Grazie per la cortese attenzione e a risentirci.
FRANCESCO VENDITTI
RUBRICA domenica 19 marzo 2006 ore 13 |