Hanno detto di BRAMANTE BUSIGNANI |
CRONACHE D'ARTE
Busignani a "Il Capitello"
Bramante Busignani è un giovane incisore di ottime qualità. Viene da Urbino dove ha frequentato, diplomandosi, la Scuola d'Arte. Vive attualmente nelle vicinanze di Cagliari come insegnante di disegno. Ha preferito alla città il piccolo centro perchè gli permette ancora di godere la campagna ed il mare a tutte le ore.
«Non
posso fare a meno – dice - di stare a contatto con la natura, di seguire le
stagioni, di sentirle nel loro nascere e morire. Gli alberi che fioriscono e poi
si disfogliano, il verde, il sole, la terra bruciata d'estate, mi danno come una
sensazione di vita, di calore e sangue che mi entra dentro e scorre, di qualcosa
che mi sta davanti e nello stesso tempo è in me da sempre. La natura è una
realtà a cui non posso rinunciare anche come artista; ha il suo valore
obbiettivo, ma con ciò non é concesso che la subisca, in certo senso la
condiziono perchè più che vederla l’ascolto. Si, ecco, proprio l’ascolto. E se
fosse possibile direi che l'ascolto con i sensi dell'anima».
Ha dovuto faticare, confessa. E dice anche che ha voluto salire la scala del
colore a gradi, con calma e pazienza. E' un ottimo metodo, specie per degli
individui ipersensibili, quello della gradualità. Poi la decisiva rottura quando
avrà da venire irromperà spontanea. Il polso che la sosterrà, nel caso, pare non
manchi. Proprio per questo Busignani si attiene, come s'è detto, ad una pittura
prevalentemente tonale, ad impressioni di piccolo formato come primi momenti
della strada che si prefigge di percorrere. Ed inoltre non si lascia
suggestionare da soluzioni impensate. Segue la via della tradizione che da un
lato, nel taglio del dipinto, risente della sua origine urbinate e dall'altro,
come impostazione cromatica, richiama i macchiaioli e gli impressionisti. Spesso
nelle tavolette di Busignani si avverte una delicata memoria di ottocento, ma
gustata e rivissuta con animo sincero. Si osservino le impressioni «Uccelli», «I
cavalli rossi», ed alcuni paesaggi urbani.
La migliore voce forse la raggiunge in «Porto» perchè vi è un serio tentativo di mutare la grafica in colore, conservando un certo vigore espressivo. A Busignani un augurio di buon lavoro ed un consiglio: non abbia paura di uscire da certi moduli. Cammini con le sue gambe, spedito, perchè le ha buone. Ad un certo punto, quando si è così dotati, bisogna pur andare senza nutrici che ci prendano per mano. Essere coscienziosi ed onesti nel lavoro va bene, va bene anche precedere senza salti temerari, ma non è tutto.
(Bramante Busignani ha esposto due volte a Il Capitello, nel 1964 e nel 1965-