Mostra 2010: Mudi contemporanea |
|
|
Mudi
contemporanea- personale Luigi Stradella
|
Luigi Stradella
|
...L'opera intera
dell'artista, fin dai suoi esordi figurativi negli anni Cinquanta, si
pone in equilibrio fra le necessità da un lato di non eludere il
rapporto con la natura, dall'altro di spingere oltre le sue
sollecitazioni, oltre la realtà e la vita stessa. L'opera si configura
come una sorte di terra nuova e non calpestata, quasi la pausa,
altrimenti non data, fra due mondi diversi egualmente insistenti nella
coscienza dell'artista.
In questo contesto l'arte per Stradella - e le opere recenti qui
presentate ne sono una rilevazione - consiste nella possibilità di
rappresentare tempi e modi di una coscienza di se acquisita nel silenzio
e nella solitudine, oltre la memoria stessa, quasi in una condizione di
apnea artististica che esclude ogni effusione lirica o la
concettualizzazione dell'esperienza. Stradella non narra la propria
interiorità e non conosce l'abbandono istintuale: la sua arte viene dai
lontani recessi della coscienza a definire , in termini, di visione lo
stato dell'anima.
L'arte è innanzi tutto tutta visione. Lo è sempre in ogni caso, ma qui
la visione si spalanca sul panorama dell'anima, ove coscienza ed
esperienza si acquietano sul piano della memoria e del desiderio. Non è
senza smarrimento che Stradella affida al proprio desiderio una ricerca
artistica che inevitabilmente si scontra con l'impossibilità di giungere
al mistero della vita, verso il quale pure e sospinto.
Esiste una sorta di muro che resiste al desiderio, suscitando il tema
della separazione fra vita e il suo mistero. L'annullamento di questa
astratta distanza è ormai il centro della poetica di Stradella, così che
essa si colloca sen'altro su un piano profondamente, spirituale,
caratterizzandosi come ricerca e contemplazione di un impossibile
disvelamento, da cui far scatuire e quindi rappresentare la luce che la
natura non possiede e solo l'anima talora avverte, come un trasalimento
nel buio in cui tutto consiste. In questa impercettibile soglia fra noto
e ignoto si colloca il primo segno del pittore, il primo movimento verso
una rappresentazione, che tendendo al sublime, si radica sul piano della
conoscenza.....
...Stradella è ancora una volta - forse sempre di più - il pittore della
visione. Ma di una visione che va pacificandosi, perchè in graduale
distacco dalle cose ed anche dai fantasmi con cui ognuno convive ed
approda ad una soglia nuova. E' non c'è dramma o sofferenza al limite di
questa soglia, ma Cortili d'inverno, Campi di girasoli e soprattutto
quel Paesaggio d'inverno che spalancandosi su profondità abissali, si
risolve in materia scolorata, di chiarore diffuso, tenue e commossa
partecipazione alla speranza. (Paolo Biscottini da cat L. Stradella -
Museo Civici, Monza, 1993)
...Amo la luce e la nascondo nell'ombra per un mistero di contrasti, che mi gioco dentro...Ti lasci trasportare in epifanie di colori che dal verde passano al rosso, all'azzurro, al bianco. Il bianco è l'espansione estrema, che libera gli spazi.....(Agosto '08 - dal diario L.Stradella)
Dal diario: Il giardino di Montemagno - cm. 150x200... E un paesaggio prospettico che penetra nel buio in una luce notturna o meno, in una dilatazione dello spazio laterale che scorpora l'immagine, la rende sospesa nel vuoto, in un bianco che non è neve, ma un fulgore senza peso, senza memoria. Paesaggio che si sfuoca nella irrealtà.. Paesaggio che è "visione"come sostiene Paolo Biscottini
Mostra Personale
Studio per una resurrezione, 2009, olio su tela, cm. 152x150 |
Rocce e arenile n.1, 2008, olio su tela, cm.100x70 |
Rocce e arenile n.2, 2008, olio su tela, cm100x70 |
Nell'afa estiva, 2009, olio su tela, cm.123x144 |
Aurora n. 1,2007, olio su tela, cm.141x126 |
Aurora n.2, 2007, olio su tela, cm. 141x126 |
Il giardino di montemagno, 2008, olio su tela, cm.150x200 |
Paesaggio con gratacielo e farfalla,2001, olio su tela, cm130x160 |