I sette brani che compongono le Fantasie Op. 116 di Brahms rappresentano uno degli assoluti capolavori dell’ultimo periodo compositivo dell’autore. Pur non essendo musica a programma, è fortissimo il potere evocativo di queste pagine, ricche di slanci appassionati, quasi frenati sul nascere da un intimo senso di pudore, e di atmosfere sognanti e lievissime, in concordanza col pensiero dell’autore che riteneva queste ultime pagine la “ninna-nanna di chi si avvicina alla morte”.

Segue un altro Capriccio, in cui l’esplosione di passione porta ad una scrittura pianistica estremamente densa e virtuosistica;
commovente è la sezione centrale, un canto a valori più larghi, trattato in modo contrappuntistico, dalla sublime religiosità tutta interiore.