Concorso 11 Poesia dialettale urbinate- Antologia

Attilio fini

Attilio Fini è impegnato dal 2007 come segretario nella ProUrbino (clicca)

dal 2002 Attore e Socio Fondatore della Compagnia Dialettale Urbinte (clicca)

dal 1998 partecipa ai Concorsi di Poesia Dialettale "Renzo De ScrillI" (clicca)

Urbino, città antica, ricca di storia arte e cultura, cultura che abbraccia da secoli tutti i settori della città, compreso il gioco e il movimento. Un esempio clamoroso dell’importanza dell’attività fisica ci è dato dal più illustre “cittadino”; Federico da Montefeltro, uno dei migliori allievi della scuola Mantovana “Ca Giocosa” nella quale Vittorino da Feltre, maestro nell’educare, non ha mai fatto distinzioni tra movimento, gioco e attività culturali.

Alla fine del XIX secolo, la nascita dello sport moderno suscita grandi attese di emancipazione e innovazione nella coscienza collettiva e anche Urbino sull’onda di questo entusiasmo non vuole mancare all’appuntamento. Così come in quasi tutte le città d’Italia fu fondata la prima società polisportiva denominata “Robur”.

I primi importanti passi furono fatti dalla ginnastica e dal ciclismo; ne sono testimonianza immagini dell’epoca, una delle quali bellissima, ritrae il socio fondatore Wasington Terenzi, appoggiato con orgoglio alla sua bicicletta da corsa: siamo nel 1904.

Si attraverserà così nel tempo la partecipazione degli sportivi che va dai ginnasti dei primi del ′900 che ambivano fare le loro esibizioni nei circhi che numerosi toccavano la nostra città ad atleti che, nel ventennio fascista, si misero in evidenza soprattutto nell’atletica leggera, con punte di eccellenza, come il giovane urbinate Bruno Pandolfi, ottimamente piazzato a livello nazionale nel salto in lungo, ma soprattutto nella corsa ad ostacoli.

E’ negli anni del dopoguerra in piena ricostruzione che la Urbino sportiva riparte con entusiasmo, istituendo una nuova società sportiva affiliata alla UISP, che sviluppò per alcuni anni l’attività di pugilato e di ciclismo.

Molti giovani pugili ottennero lusinghieri risultati: due di loro, Siro Dini e Domenico Polisca, furono convocati con la rappresentativa marchigiana per affrontare incontri a livello nazionale. L’entusiasmo era così grande che in una manifestazione pugilistica al locale “Cinema Teatro Ducale” il pubblico aveva superato le 1500 presenze.

Purtroppo erano questi anni di molti entusiasmi ma di poche risorse economiche, l’attività si fermò per mancanza di sedi idonee.

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