XIV° Concorso 2014 PRELIMINARI |
Nota della redazione
Dietro richiesta della maggior parte dei soci, lettori e concorrenti con l'edizione XIV della pubblicazione "V'l'arcont in dialett" si abbandona il formato "agenda" e si ritorna al formato del "libro classico". I motivi più convincenti: a) nell'agenda i testi sono dispersi fra le pagine bianche del calendario e quindi più difficili da ricercare; b) Trascorso l'anno di validità dell'Agenda il suo acquisto e molto meno ricercato.
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Art. 1
L'Associazione Pro Urbino con il patrocinio dellAmm.ne Comunale bandisce una
nuova edizione del Concorso di Poesia Dialettale Urbinate alticolato nelle
seguenti tre sezioni: Art. 2 Possono partecipare i cittadini nati nei seguenti comuni, anche se residenti altrove: Urbino, Acqualagna, Auditore, Beiforte all’Isauro, Borgo Pace, Cagli, Carpegna, Colbordolo, Fermignano, Fossombrone, Frontino, Frontone, Limano, Macerata Feltria, Mercatello sul Metauro, Montecalvo in Foglia, Montefeleino, Monteguiduceio, Peglio, Petriano, Piandimeleto, Pietrarubbia, Piobbico, Sant’Angelo in Vado, Sassocorvaro, Tavoleto e Urbania. Art. 3 E ammesso un massimo di tre testi per concorrente, non necessariamente della stessa categoria. A puro titolo esemplificativo, è possibile presentare 3 poesie; oppure 2 poesie e un racconto; o anche 1 poesia, 1 racconto e 1 indagine, ecc. Sono ammessi testi recenti o meno, sono ammessi anche testi apparsi in stampa, non sono ammessi però testi presentati in precedenti edizioni e testi premiati. Art. 4 I testi partecipanti dovranno riportare correttamente e chiaramente titoli e nome, cognome e recapito (anche telefonico) del concorrente, e in calce una dichiarazione di conformità alle richieste deH’Art. 3.
Art. 5 I
concorrenti dovranno inviare i testi entro e non oltre il 30 settembre 2014 via
e-mail agli indirizzi Art. 6 I lavori presentati non saranno in alcun modo restituiti e resteranno di proprietà della Pro Urbino che avrà facoltà di pubblicazione. La partecipazione al Premio è assolutamente gratuita. Art. 7 La giuria, la cui composizione sarà resa nota solo nel verbale finale, stilerà la graduatoria di vincitori e segnalati. Le sue decisioni sono inappellabili ed insindacabili. Ai primi classificati delle sezioni a, b, e c verrà corrisposto un premio; ai segnalati verranno consegnati attestati di merito con una motivazione; a tutti i concorrenti verrà dato un attestato di partecipazione.
Art.
8 La cerimonia di premiazione avverrà nell’ambito delle manifestazioni
natalizie, nelle settimane precedenti il Natale, e ne verrà data comunicazione
preventivamente a tutti i partecipanti. In occasione dell’evento, sarà
presentato anche il volume che raccoglierà tutti i testi partecipanti, immagini
storiche e un’antologia di testi dialettali: ai concorrenti che si dimostreranno
in regola con l'iscrizione alla Pro Urbino per l'anno corrente, verrà donata una
copia della pubblicazione. Art. 9 Alla consegna dei testi, si intendono accettati tutti i nove articoli del presente bando.
La presidente |
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Elenco dei
Partecipanti
(ordine alfabetico)
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Verbale della Commissione giudicatrice
Il giorno 27
ottobre 2014 a Palazzo Veterani, in via Veterani (Urbino), si è riunita alle ore
17 la Commissione giudicante del X Concorso di poesia dialettale urbinate "Renzo
De Scrilli" per prendere in esame le opere inviate al Concorso e formulare le
graduatorie. La Commissione è composta da prof. Sanzio Balducci, presidente,
prof. Michele Gianotti, segretario, prof.ssa Bruna Bernardini, prof. Amleto
Santoriello e Davide Mascioli.
In allegato vi saranno le
motivazione e il giudizio sui vincitori e sui segnalati, ed un giudizio
sull'intero concorso. Firmato dal Presidente e tutti i membri della commissione Urbino, 27/10/2014
GIUDIZI
A SUPPORTO DELLA PREMIAZIONE POESIA – Classificati:
Con metafore, incisive ed evocative, l’autore narra il senso di mancata intesa che spesso subentra nel rapporto tra due persone che si amano. Il senso di solitudine che ti prende, ti fa sentire come sull’orlo di una voragine, ma la chiusa è abbastanza ottimista: “un giorne fors c’incontrerem ‘n’antra volta “
L’autrice con versi semplici, con e senza rima, racconta di una particolare sera, senza suoni, né rumori, in cui sembra che il mondo si sia fermato. Questo le mette un po’ di paura, perché pensa di essere rimasta sola. Il silenzio le piace, ma il chiasso è meglio, perché rappresenta la vita.
L’autore con una lunga filastrocca dal linguaggio chiaro ed appropriato, fornisce un affresco preciso delle condizioni di vita della propria gioventù: le ristrettezze economiche, il duro lavoro ma anche i giochi, i costumi, le tradizioni, i personaggi caratteristici del paese per concludere che se oggi si sta economicamente e socialmente meglio – almeno per le vecchie generazioni – quelli erano gli anni “del bel campare” perché c’era la giovinezza e la speranza di un futuro migliore.
POESIA – Segnalati Anna Rita Ambrogiani – Cant e parol L’autrice con un periodare lieve e le tre strofe finali che si ripetono quasi identiche e danno l’idea di un canto, ci dice che dobbiamo godere delle cose che abbiamo come fanno gli uccelli, che non dobbiamo pensare a quello che non abbiamo, soprattutto pensando a chi sta peggio di noi. Dobbiamo poi essere lieti di porci domande e darci risposte che il vento porterà lontano e ci riporterà arricchite di altre domande e altre risposte in “natre temp e n’antra età” . Giuseppina Ranocchi – I ann de mama L’autrice narra con un linguaggio semplice ma efficace un frammento di vita della propria madre che con arguzia affronta il tema della propria età: i figli le aumentano gli anni, mentre per loro se li tolgono; lei, novantanove anni, non li ha ancora compiuti. La metafora finale rende bene la difficoltà del vivere a quasi cento anni. Gianfranca Ruggeri – La mi mamma L’autrice con un linguaggio semplice colloquia con la propria madre che ha conosciuto poco perché è morta in giovane età. C’è tanta tenerezza in questo colloquio in cui le dice che le vuole bene, che le vuole dedicare una poesia, che sia solo per lei, che nella foto che conserva vede una donna bellina con il vestito della festa e i riccioli in testa, piccina, mentre nei suoi ricordi la vede come una grande donna. Nel finale le chiede di essere nei suoi pensieri per fare in modo che anche se il tempo le ha allontanate, un giorno si potranno ritrovare.
PROSA 1° Premio per la prosa Massimo Arcangeli – Spessè la vitta per la vitta L’autore descrive in modo asciutto ed aspro ma nel contempo evocativo, un quadro di vita reale anche se crudele della società contadina del passato. In una stagione, la primavera, brulicante di colori, di suoni, di voglia di rinascere e di vivere s’inserisce “naturale” la presenza della morte degli animali a cui l’uomo toglie la vita per la propria vita.
Segnalati Anna Maria Cappellacci – Ai mi temp Con un linguaggio concreto, un periodare breve ma incisivo, l’autrice dipinge un quadro realistico della Urbino di un tempo lontano, brulicante di negozi, di bancarelle, di gente di città e di campagna che riempivano di voci, di rumori, di odori le vie, i vicoli, le piazze. Una Urbino in cui non ci sentiva nè soli, né estranei nel proprio luogo natio.
Gianfranca Ruggeri – La Befana di porett L’autrice con una struttura narrativa molto articolata e un linguaggio scorrevole rende con chiarezza il suo dilemma di bambina che si vede rovinata la festa della Befana, perché nell’invito del Comune c’è scritto “Befana dell’elenco dei poveri”. Chiede al proprio padre cosa vuol dire , e questi le dice che il mondo va così: ci sono i ricchi e i poveri, veri o falsi che siano e che il Comune regala il pacco della Befana a chi è iscritto nell’elenco dei poveri. La bambina perde così anche un’altra illusione: i regali non li porta la vecchina, ma li dà il Comune. Alla fine si rasserena un po’: spera che almeno il suo babbo, che aveva l’incarico di consegnare i pacchi ai bambini, sia furbo e scelga per lei un pacco “per el vers” .
Ricerca Arturo Bernini - Svanzica Si apprezza la ricerca etimologica del termine “svanzica” che non appartiene solo al dialetto urbinate e che viene usato nei confronti del gentil sesso con diverse accezioni.
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