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XVII°  Concorso  2018
PARTE ANTOLOGICA di URBINATI:  INES  QUIETI

Tutti gli autori dialettali

    

  In lingua:

Presentazione

L'infanzia mia

Perfino lo spino!

Non è fatica

E' nell'anima, ci nasci

Pensiero

Il Torricino

Rondini adorate... siete tornate

Camping la Pineta di Urbino

 

 

 

PRESENTAZIONE

 

Ines Quieti, infermiera in pensione, è vissuta sempre in Urbino, città (e territorio rurale annesso) che ama visceralmente. Abbandonato il lavoro ospedaliero, Ines si è scoperta scrittrice e trascorre le sue giornate coltivando il suo hobby. Mette nero su bianco tutto ciò che ricorda o che nota attorno a lei. Rosanna Pierini dice di lei: “Le sue poesie o non poesie, raccontano i dolci sentimenti per la mamma persa in tenera età, per la sua famiglia d'origine e per quella di oggi, la difficoltà della vita passata quando regnava la miseria e l'ignoranza, il comico di certe situazioni serie, le cose belle che la vita ci offre ogni giorno, l'amore per la sua terra, per la sua città e la fede in Dio.” Insomma per Ines Quieti far poesia è un po’ come raccontare un potpourri della sua vita passata e presente, delle sue sensazioni e della sua Urbino, come fa da anni partecipando al concorso De Scrilli, come ha fatto nelle sue apprezzatissime pubblicazioni e come potete leggere nelle otto poesie che di seguito proponiamo.

 

 

L'infanzia mia

di Ines Quieti - Urbino

 

Nel camino ardeva la fiamma                                

piangevo, mi mancava la mamma,

non l'ho mai conosciuta,

piangevo muta.

 

Il mio cuore era un pezzo di gelo

la mia vita era coperta solo da un velo

quando l'ho capita

lei era ormai da me per sempre partita!

Parlare di lei mi costa molta fatica,

la mia vita non è stata vita!

 

E così m'hanno rubato l'infanzia mia...

M'hanno scippato,

ma l'anima non me l'hanno portata via

perché il buon Dio che ci ha dato la vita

m'aiuta a riscriverla con la matita.

Mio Dio che dono!

Di tutto ti chiedo perdono!

 

Da sola, sola, chiusa nella mia stanza

in compagnia della mia più assoluta ignoranza

riscrivo la mia infanzia

a pezzi e brandelli,

sia quei momenti brutti

che i pochi belli,

pianino pianino li ho ricomposti,

spesso confondendo i loro posti,

senza tanti problemi,

magari quello che veniva prima

l'ho messo da piedi!

 

È pur bella la vita

fin quando c'è la gomma

che cancella la ferita!!!

 

 

 

Persino lo spino!

di Ines Quieti - Urbino

 

Pensiero mio oggi spinoso

sulla carta ti poso...

sento ancora l'urlo di quel bambino

fuggito da casa per andare a scuola

senza dire ai suoi neanche una parola.

 

Attraversando velocemente il solito stradino

l'aveva punto un grosso spino

dopo l'urlo c'era il pianto

fino dentro la scuola e intanto

quelle lacrime bagnavano il banco.

 

Pensiero, pensiero mio

quel bambino ero io!!!

 

Una creatura scalza con i piedini

già con la pelle molto dura

pronti a correre l'avventura...

 

Mi piaceva tanto andare a scuola

pianino pianino cavavo lo spino

toglierlo non era facile, vi assicuro,

era di prugno selvatico vecchio e duro!!!

 

Piangevo, piangevo con il cuore in gola,

volevo la mamma, purtroppo ero sola!

 

In cielo era volata col nostro Signore!

Pensiero spinoso sarai sempre nel cuore!

 

 

 

NON E' FATICA

di Ines Quieti - Urbino

 

Scrivere non è fatica.
Scrivere è un sogno, è la vita.
La mattina tra il sonno e la veglia
la poesia mi turba, mi sveglia,
certe volte vado in confusione,
scrivo e nient'altro attira la mia attenzione.
 
Eccomi al tavolo seduta composta,
che passione! Non lo faccio apposta,
nel cuore e nel cervello c'è gran tensione,
mi sembra d'essere in sala d'incisione!
Finalmente il cuore comanda al cervello di farla finita,
così comincia a scorrere la matita.
 
A questo punto scrivere non è fatica
La vita in poesia è una passione mia.
La poesia non è solo qualcosa di speciale,
ma uno stato mentale.
 
 

 

E' nell'anima, ci nasci

di Ines Quieti - Urbino

 

E' una dote innata

che man mano va affinata

un fiuto, un talento...

o magari un soffio di buon vento?

 

A volte un tormento,

quella gran voglia di fare e strafare

di esprimere sentimenti invece di parlare,

come cerca di fare con il corpo un attore

senza rendersi conto che così esprime il suo dolore.

 

O magari scrivere un libro per raccontare tante storie

che resteranno impresse nelle future memorie.

 

Avere sensibilità e volontà

di trasmettere le tue passioni

con tutte le buone intenzioni

farle arrivare al cuore della gente

non è una cosa da niente!

Forse qualcuno può pensare che è una mania di vanità!

 

Scrivere addirittura un libro può essere un sogno,

un senso silenzioso della memoria degno,

un viaggio nell'anima alla ricerca della stima

che pensa di non aver mai avuto prima.

 

Scrivere una poesia, ecco il senso,

di averti risposto chiaramente penso.

 

 

 

Pensiero

di Ines Quieti - Urbino

 

Era tranquillo, cordiale, sereno, Alceo, mio cugino,

gloria indiscussa della sua grande Urbino,

 

ebbe premi, medaglie, riconoscimenti,

ma umile nei sentimenti,

 

lavorò tanto, lavorò bene, lo chiamarono pure in Perù

peccato che oggi non ci sia più.

 

Ideò banconote, francobolli d'autore,

fu un gran maestro, un professore!

 

Un uomo libero, serio e schivo,

si rinnovava sempre e sembra ancora vivo.

 

Era unico nel linguaggio del suo regno

facile per lui lasciare il suo prezioso segno.

 

Fantasia, purezza, precisione interiore,

uomo di razza, uomo superiore,

 

ma la superiorità non la manifestava,

era se stesso e questo gli bastava.

 

Con questo piccolo ricordo, opera mia,

vorrei dire che era lui che faceva poesia...

 

Addio caro amico, addio caro parente,

rimarrai per sempre nei cuori della gente.

 

 

 

IL TORRICINO

di Ines Quieti - Urbino

 

Finalmente!

Che bello con i miei figli vedere Urbino dall'alto.

Abbiamo visto uno stupendo panorama

passando dentro il torricino,

scalando l'ottantesimo gradino.

Così ci siamo ritrovati sopra il torricino

fra tanta gente,

appiccicati a un terrazzino!

Si vede il mondo da lassù

ho visto il tramonto e anche il cielo è più blu.

 

Ma che incanto!! Ho pianto.

 

Chi avrebbe mai immaginato così tanta bellezza,

si fa coraggio, da lassù scende la fortezza

sembra baciare i torricini, la sua mano l'accarezza.

Visitare il torricino proprio da dentro

vuol dire un colpo al cuore, fa centro

Vivere Urbino... che onore!!

Io mi inchino di fronte alla grande Urbino.

Prova a toccarlo... è patrimonio dell'umanità.

Il professor Sgarbi è sempre qua.

Perché?

Perché Urbino è Urbino.

 

 

 

Rondini adorate... siete tornate

di Ines Quieti - Urbino

 

Le mie adorate rondini finalmente son tornate

sono gli angeli della terra

per sopravvivere che guerra!!

 

Loro giungono da molto lontano

se sei umano non avvelenare il grano!

 

lo sono convinta che vanno per istinto

oppure riconoscono la rotta

ma per sopravvivere che lotta!!

La rondine è dotata d'una capacità straordinaria

si nutre d'insetti

ci ripulisce l'aria canta felice

è come del vento una carezza.

 

Viaggia lontano senza valigie

questa intelligenza all'umano non si addice,

così con le sole piume

attraversano paludi foreste mari in tempesta

che viaggio!!

 

Finalmente sono arrivate in Urbino ed io m'inchino

Che intelligenza il loro albergo proprio nel torricino!!

Fanno le uova nel vecchio nido

I rondinini si alzano in volo

prova di vita e tanta felicità

come di turbine ci mandano un gioioso grido!

Volano in giro per la fortezza

Sono triste, non so scrivere l'infinita bellezza!

Volano in alto come tanti aeroplanini

Volano a rasentare i cieli turchini

Stanche decollano sui prati verdi

Saranno per sempre la primavera dei miei lunghi inverni.

 

Fin da bambina guardavo in alto aspettavo

la mia rondinina che aveva lasciato il nido

sotto il tetto della mia cantina

Babbino mio tornerà la mia rondinina bianca e nera?

 

lo non ho parole per loro solo amore!!

Sono gli angeli della terra

Capaci di parlare al cuore!!

 

 

 

Benvenuti al Camping LA PINETA di Urbino

di Ines Quieti - Urbino

 

Il campeggio La Pineta

non può restare storia segreta!

Ieri sono andata a fare la solita passeggiata alla Cesana

a respirar aria sana! E per riserva ne ho portata via na damigiana!

Al ritorno mi sono fermata al campeggio

a chiedere di una casetta bianca.

La curiosità era tanta!

Mi hanno subito fatto entrare: "Prego Signora"

Già non vedevo l'ora!

A cominciare dal piccolo bar, la sala, la cucina,

cosa dir : ci si inchina!

Eppoi fuori: che bellissima piscina!

Uno sguardo tutto intorno

proprio in mezzo a una pineta è sorto un borgo!

L'aria pura delle Cesane li culla

e il sole di Urbino gli da il buongiorno...

Tutta questa bellezza sembra posata sui tetti di Urbino

D'estate volan gli aquiloni nel cielo turchino

Per me vale più dell'oro sopraffino

Carissimo campeggio La Pineta

Magari fossi un Poeta!!

E per poterti ogni giorno baciare

Ti invierei una goccia azzurra del mare!

Carissimo turista

Da qui, che bella vista!

potrai goderti ogni giorno l'aurora, l'alba e il tramonto...

Oh, ti rendi conto!?

Anch'io vado al campeggio La Pineta

A costo di dormir sopra una pietra...

La Pineta è un gran AMOR