XVII° Concorso 2018 PRELIMINARI |
Presentazione di Carmen dionigi Presidente dell'Associazione Pro Urbino
Siamo giunti alla diciassettesima edizione del Concorso "Renzo de Scrilli", e con esso alla consueta pubblicazione ormai attesa da tutti come un appuntamento fisso di fine anno. L'Associazione Pro Urbino è felice di proseguire la tradizione nata nel lontano 1998 con il primo volume V’L’ARCONT IN DIALETT, e dà alle stampe questa nuova edizione che contiene come ogni anno tutti i testi partecipanti al premio, una nutrita sezione antologica con opere fuori concorso ed alcune immagini d’epoca sempre molto gradite dai lettori. Per quanto riguarda il concorso e la redazione di questo volume un doveroso ringraziamento va fatto alla giuria, al suo presidente, Sanzio Balducci, e all’infaticabile segretario e anima del premio, Michele Gianotti, che assieme ad Alberto Luminati con passione si tuffano ogni autunno nella composizione del libro, realizzato poi con professionalità dalla copisteria “L’Asterisco” copia per copia. Per il secondo anno le fotografie d’epoca sono corredate da delle utili didascalie che illustrano nei dettagli com’era diversa la nostra Urbino e quante piccole cose, di cui altrimenti non ci accorgeremmo, sono cambiate da “ieri” a oggi. Nella sezione antologica quest’anno siamo lieti di accogliere, oltre ad alcune poesie fuori concorso della prolifica scrittrice Anna Rita Ambrogiani e ad un breve testo di Giovanni Volponi dedicato ad uno storico esercizio cittadino, due nutrite sezioni dedicate una al dialetto acqualagnese e l’altra allo scrittore Giancarlo Cecchini, poeta urbinate che ha curato personalmente la selezione dei suoi scritti presenti. Come in tutto il nostro territorio, anche nella valle del Candigliano il dialetto l’ha fatta da padrone fino a non molti decenni or sono, e nella cittadina del tartufo esponenti di spicco sono stati Egidio e Maria Conti, che hanno inaugurato una vera e propria scuola che perdura fino ad oggi tra i membri della locale Pro Loco, i quali ci hanno inviato una serie di testi in vernacolo composti in occasione di serate di “cibo e poesia”, serate organizzate ad Acqualagna a cadenza regolare e che permettono di mantenere vivo il dialetto, come noi cerchiamo di fare con questo concorso. Al termine dell’antologia, abbiamo ritenuto giusto esaudire le richieste di Luca Busignani e Ines Quieti, entrambi autori dialettali, che ci hanno sottoposto alcune loro opere in italiano, di chiara ispirazione e contenuto legati alla città di Urbino. Siamo certi che apprezzerete anche questi testi che pur non in dialetto, tuttavia trasmettono davvero una “urbinità” genuina e forte. Carmen Dionigi
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Art. 1 L’Associazione Pro Urbino con il patrocinio dell’Amm.ne
Comunale bandisce la diciassettesima edizione del Concorso di Poesia
Dialettale Urbinate articolato nelle seguenti due sezioni: Art. 2 Possono partecipare i cittadini nati nei seguenti comuni, anche se residenti altrove: Urbino, Acqualagna, Auditore, Belforte all’Isauro, Borgo Pace, Cagli, Carpegna, Fermignano, Fossombrone, Frontino, Frontone, Lunano, Macerata Feltria, Mercatello sul Metauro, Montecalvo in Foglia, Montefelcino, Peglio, Petriano, Piandimeleto, Pietrarubbia, Piobbico, Sant’Angelo in Vado, Sassocorvaro, Tavoleto, Urbania e Vallefoglia. Art. 3 È ammesso un massimo di tre testi per concorrente, non necessariamente della stessa categoria. A puro titolo esemplificativo, è possibile presentare 3 poesie; oppure 2 poesie e un racconto; o anche 1 poesia, 1 racconto e 1 indagine, ecc. Sono ammessi testi recenti o meno, sono ammessi anche testi apparsi in stampa, non sono ammessi però testi presentati in precedenti edizioni e testi premiati. Art. 4 I testi partecipanti dovranno riportare correttamente e chiaramente titoli e nome, cognome e recapito (anche telefonico) del concorrente, e in calce una dichiarazione di conformità alle richieste dell’Art. 3. Art. 5 I concorrenti dovranno inviare i testi entro e non oltre il 27 agosto 2017, preferibilmente via e-mail ad entrambi gli indirizzi michele.gianotti@gmail.com – aprourbino@gmail.com oppure consegnarli a mano o inviarli per posta raccomandata (farà fede il timbro postale) alla sede di via S. Domenico 1. I testi consegnati a mano o inviati per posta dovranno essere in numero di cinque copie identiche ciascuno. Art. 6 I lavori presentati non saranno in alcun modo restituiti e resteranno di proprietà della Pro Urbino che avrà facoltà di pubblicazione. La partecipazione al Premio è assolutamente gratuita. Art. 7 La giuria, la cui composizione sarà resa nota solo nel verbale finale, stilerà la graduatoria di vincitori e segnalati. Le sue decisioni sono inappellabili ed insindacabili. Ai primi classificati delle sezioni a e b verrà corrisposto un premio; ai segnalati verranno consegnati attestati di merito con una motivazione; a tutti i concorrenti verrà dato un attestato di partecipazione.
Art. 8 La cerimonia di premiazione avverrà tra la fine dell’anno
corrente e i primi mesi del successivo, e ne verrà data
comunicazione preventivamente a tutti i partecipanti. In occasione
dell’evento, sarà presentato anche il volume che raccoglierà tutti i
testi partecipanti, immagini storiche e un’antologia di testi
dialettali: ai concorrenti che si dimostreranno in regola con
l’iscrizione alla Pro Urbino per l’anno corrente, verrà donata una
copia della pubblicazione. Art. 9 Alla consegna dei testi, si intendono accettati tutti i nove articoli del presente bando. Carmen Dionigi Presidente del'Associazione
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ELENCO PARTECIPANTI E DEI RELATIVI SCRITTI
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Verbale della Commissione
giudicatrice del XVI Concorso di Poesia Dialettale
Il giorno 9 Ottobre 2017 nella sede dell'Associazione Pro Urbino in Urbino, via San Domenico n.1 alle ore 16:00 si è riunita al completo la Commissione giudicante del XVI Concorso di poesia dialettale urbinate "Renzo De Scrilli" per prendere in esame le opere inviate a concorso e formulare le graduatorie. La Commissione è composta da Sanzio Balducci, presidente, Michele Gianotti, segretario, Francesco Duranti, Davide Mascioli e Amleto Santoriello. Ricordati i criteri generali stabiliti dalle norme del concorso, esaminati i testi ed espresse le valutazioni, la Commissione ha deciso quanto segue:
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Premio per la poesia: 2° Classificato: Oliviero Luslini con Ancora 3° Classificata: Maria Teresa Spaccazocchi con Com un specchie
Segnalati a pari merito:
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Premio per la prosa: Seganalata: Enaide Galli con In campagna dalla sia
Si allegano le motivazioni che hanno portato alla scelta di vincitori e segnalati.
In fede, Letto e sottoscritto da: Sanzio Balducci, presidente, Michele Gianotti, segretario, Amleto Santoriello, Francesco Duranti e Davide Mascioli
Motivazioni e Giudizi della Giuria 1° Premio per la poesia, Bugiardino del palus, Giovanni Volponi Componimento originalissimo che descrive l'arrivo del 'paluss' descrivendo i momenti piu probabili dal momemnto più fatidico, il dopo pranzo, ai momenti di relax. Classico è il guardarsi intorno per paura che qualcuno si accorga di questo momento imbarazzante in cui tutto si offusca e la palpebra scende; la sua breve durata, 'tra 'n quart e la mesz'ora' chiaramente variabile in base al rilassamento, è ben descritta nei versi centrali dove poi si riprende la descrizione vera e propria del fenomeno: 'l'udit sempre all'erta', può coglierti ovunque, è altamente contagioso e si cura con l'attesa, cioè col farlo passare. Scorrevoli e immediati i versi articolati in un bugiardino con indicazioni, sviluppi e cura dei sintomi, nonchè delucidazioni sul contagio; el 'palus' assume l'identità di un vero e proprio sintomo per il quale però non esistono rimedi farmacologici o medici, ma soltato 'dai corda e aspettè che passi'.
2° Premio per la poesia, Ancora, Oliviero Luslini Il ricordo di un urbinate che nella sua infanzia era solito giocare nei vicoli di Urbino dove si sentiva a casa propria, una dimora 'spensierata' dalla quale mai si sarebbe allontanato. Le mattinate e i pomeriggi trascorsi coi compagni di quartiere nelle vie del centro venivano spezzate dalla voce di un genitore che dalla finestra chiamava invitando a rientrare per il pranzo o per la cena. In questo componomento il richiamo del padre al figlio è arricchito da un simpaticissimo commento: 'en te basta da ste fora!' al quale l'innocenza di un bambino risponde 'ancora, ancora!' La poesia disegna un quadretto di vita cittadina che era usuale trovare nei vicoli di Urbino e il tono nostalgico che assume un valore descrittivo, dona al componimento un colore piacevole che esula dal tono nostalgico e patetico del rimpianto. La gioia di un bellissimo passato viene semplicemente e sapientemente rievocata da un componimento breve, a cui il ricordo conferisce immediatezza ed efficacia.
3° Premio per la poesia, Com un specchie, Maria Teresa Spaccazocchi Sei terzine che si aprono con un verso attraverso la ripetizione di "come" e che, a questo verso, ne lasciano seguire due che, proponendo una parte della casa, creano una similitudine con l'intima profondità dell'autrice: ogni terzina di versi così diviene per la poetessa specchio nella visione quotidiana e familiare delle singole parti della casa - pietra, coppi, travi, finestre accordati ad aggettivi che denunciano il tempo che ha lasciato la propria traccia, ma che, nell'immagine complessiva della casa, in fine, unisce in un vincolo d'amore e, insieme, malinconico.
1° Premio per la prosa, Cla bambolina, Gianfranca Ruggeri, per la prosa Tutto nasce un giorno per caso, nella cucina della nonna dove sul tavolo c'era il catalogo premi e, all'ultima pagina la bambolina stupenda dai 'capelli biondi pettinabili'... un sogno raggiungibile con duecentocinquanta punti! La nonna dopo aver girato 'el sug sai pendulin', ascolta la richiesta della nipotina che chiede alla nonna se fa la raccolta punti. Dopo un vivo colloquio, conclude dicendo 'comunque io i punt en i facc' ed indica il cassetto che li contiene. 'E dacsè, mucchia mucchia', arriva ai duecentocinquanta punti! Ora sorge il problema di come inviarli, ma la commessa della 'cooperativa du facevam la spesa', si assume l'impegno di spedirli. L'attesa di un mese, due, tre, sei, aveva fatto svanire la spreanza alla bimba. Finalmente arriva a casa la bambolina e, con tanta trepidazione e col tremore alle mani, con la curiosita della bambina e della nonna, si apre il pacco: 'bellissima'! La gioia della bambina è tale da stringere al petto la bambola, la soddisfazione ed il gusto della conquista invade anche la nonna che addirittura pare commossa. Racconto pieno di tenerezza che segna l'immagine di una famiglia del passato in cui gli anziani vivevano coi giovani ed erano tenuti in alta considerazione, il dover passare attraverso i vari consensi per un sì, la semplicità di un bambino che si stuppisce per un giocattolo e che vive il gusto della conquista, sono gli aspetti che questo brano narra con freschezza e semplicità. Un vero salto nel passato che ci permette di vivere emozioni e ricordi.
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