el DOTOR De Scrilli |
E NEVICA, NEVICA ANCORA! Urbino, 12 marzo 1956
Basta con questa bufera, con questo opprimente candore, vattene, neve, o cambia almeno colore! Sei troppo bianca, silenziosa, insistente, incombente e mi stanchi.
Questa notte, ad un primo risveglio, la Bora, con voce ovattata mi disse che ti aveva portata e, di nuovo, cadevi ! Ne avevi smorzata la voce ululante sibilante, paurosa, ma non la forza; ché ti sollevava, trasportava qua e là in un turbinio violento, ti faceva cadere dove non avresti voluto e tu, leggera, non potevi resistere! Mi sono alzato a vedere! In sostanza sei acqua; ed allora sciogliti presto, scorri ai ruscelli, ai fiumi, va, gettati a mare, fondi il tuo idrore nel colore delle sue acque, confonditi in esso! Poi verrà il Sole! Ti farà risalire in vapore nei Cieli, ma . . . in incontro di Bora, non ti affidarc se non vuoi tornare a cadere, a tormentarci quaggiù, nel tuo tormento.
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