La cinta interrotta da case, antenne e cortili

Passeggiare sulle mura

rimane ancora

un percorso a ostacoli

 

ALESSANDRO D'AMICO

 

Passeggiare lungo tutta la cinta muraria, ammirare il panorama nei vari punti del percorso e magari, con una buona macchina fotografica, rubare scatti agli antichi tetti della città o agli splendidi paesaggi che ci sono intorno.  Sarebbe un modo alternativo per apprezzare la bellezza di Urbino e riuscire a immaginare come vivevano un tempo i vecchi abitanti del ducato.  Peccato che oggi non sia possibile farlo.  Se un ipotetico turista volesse percorrere tutto il perimetro delle mura cinquecentesche che circondano la città, troverebbe tante piccole e grandi sorprese che renderebbero il sentiero un po' meno facile del previsto, esattamente come dieci anni fa, quando "il Ducato" tentò la stessa difficile passeggiata e la raccontò ai suoi lettori.

Il nostro turista immaginario parte da Borgo Mercatale, punto di arrivo per la maggior parte dei visitatori, e tenta di percorrere le mura in senso orario.  Vediamo un no' cosa succede.

Salire fino alla Fortezza Albor-noz non è possibile: nel tratto esterno il percorso, tutto in salita, è ostruito da bagni pubblici abbandonati e da una fitta vegetazione; nel tratto interno si incontrano alcuni cortili privati e una fatiscente cabina dell'Enel in disuso.  L'azienda ha già costruito la nuovacabinalonta-no dalla cinta muraria, ma la vecchia struttura non è stata ancora abbattuta.  Una volta saliti in Fortezza, bellezza architettonica chiusa al pubblico, il nostro turista potrebbe gironzolare un po' per il Parco della Resistenza, dove non manca di certo il bel panorama, ma dove è possibile incontrare anche qualche piccolo problema: i bagni del bar risultano troppo vicini al perimetro delle mura e la recinzione dell'esercizio finisce proprio sopra la cinta muraria.  Scendere da Pian del Monte fino a Porta Santa Lucia si rivela una vera e propria avventura: questo tratto delle mura è davvero ricco di imprevisti.  Qui si incontra il famoso ristorante il "Ragno d'oro" con tanto di ga-zebo e bagni costruiti proprio attaccati alla cinta muraria.  Sopra le mura sorge un'antenna telefonica, sotto invece c'è un cantiere abbandonato.  Oltre il liceo, che si trova nei dintorni, il sentiero diventa possibile e anche piacevole, ma una volta sceso a Santa Lucia, per il turista ricominciano i problemi.  Oltre la Porta diventa impossibile percorre questo tratto di mura: nella parte esterna esiste un parcheggio a pagamento e poi il percorso risulta impraticabile poiché fitto di erba e ster-paglia.  Nel tratto interno delle mura, un'abitazione costruita negli anni '60 interrompe il camminamento con tanto di giardino e cancello; anche se la padrona aprisse gentilmente al nostro turista, il percorso sarebbe un lungo susseguirsi di ostacoli: recinzioni private, il torrione chiuso perché di proprietà privata, i campi sportivi della scuola "G.  Pascoli" e poi un terreno a scaloni giù fino a Porta Lavagine.  Qui, proprio accanto alla Porta, c'è il cortile interno di alcune abitazioni e non è difficile che il nostro turista si ritrovi faccia a faccia con i panni stesi da qualche simpatica signora.

Da Porta Lavagine la cinta muraria diventa praticabile: in tutta la zona sud il percorso continua su Via delle Mura e poi su via Matteotti, anche se diventa un po' meno suggestivo e affascinante; la via è aperta anche alle automobili e guardando al di sotto delle mura arrivano altre brutte sorprese: cumuli di gomme e attrezzature da lavo-

ro, giardini abbandonati, parcheggi privati.  Tutte strutture aggiunte nel corso degli anni che risultano abusive, ma che esistono, nonostante le proteste.  Nella parte esterna, tranne per un breve tratto, il percorso lungo le mura non è più agibile fino a Borgo Mercatale.  La vicinanza con la Strada Nazionale e l'impraticabilità del terreno rendono impossibile creare un sentiero esterno.  Senza dimenticare l'edificio che sorge sul Bastione del Belisario, proprio all'entrata di via delle Mura: una struttura fatiscente che da anni non riesce a essere restaurata per una serie di ritardi e inceppi burocratici.  Sopra al parcheggio del Mercatale, oltre la Data, esiste l'unico vero tratto in cui si può camminare sopra le antiche mura e dove l'avventuroso turista potrebbe percorrere lo stesso tratto che un tempo il duca Federico da Montefeltro faceva a cavallo : fino a Porta Valbona è possibile passeggiare senza problemi sopra le antica mura e godere della vista dall' alto su entrambi i lati.  I problemi iniziano oltre la porta, ovviamente se si volesse ricominciare il percorso e tornare di nuovo su, verso la Fortezza.