L'ORTICA
Pagine trimestrali di informazione culturale Anno 16 - n. 82 - aprile-giugno 2001
Sinopia per appunti di MARIA LENTI (pag. 96. £ 20.000 - Edizioni Tracce - Pescara 1997).
Un libro vecchio per l'anno di stampa ma sempre fresco per il suo linguaggio scarnito, centellinato, terso e merita di essere citato anche dopo cinque anni dalla sua prima apparizione. Un libro a rovescio. Infatti l'inizio dell'opera 'incomincia' proprio con l'ultima poesia del libro dal titolo Inizio, di cui riportiamo i primi versi: "Mia madre fu Zelinda Lenti / lettrice di salmi in processione / un nodo di vento / infinito sulla nuca./Lenti Clemente fu mio padre / appassionato indagatore di romanzi / contadino e minatore / occhi pungenti chiari...". C'è un andare a ritroso nel tempo, ovviamente, ma alla ricerca dei Luoghi (questo invece è il titolo della poesia che apre il libro) e delle tappe di un percorso esistenziale civile e sociale (versi, questi, che avrebbero potuto far piacere a un illustre conterraneo della poetessa come Paolo Volponi, entrambi nati e cresciuti nei medesimi luoghi pregiati di 'terra rossa' qual è la città Ducale di Urbino) ben vissuto e altrettanto sofferto per una giusta misura del linguaggio secondo le naturali esigenze di una ricerca formale adeguata all'espressione del proprio Pensiero:: Non il definibile o l'indefinibile./ Il definito, se vuoi, / volevo ieri (per oggi) dirti / Potrei, forse? / La storia, intendevo, / la certezza di una misura / (non mia) / quella su cui gressibile diventa / un pensiero, o un'azione / conclusa e irripetibile.
(da: Sinopia per appunti)
Distacco, insistevi, e ironia
armi affilate sul costato
del "che se ne va".
Ci sono giunta,
senza paniere né cornamuse.
Il cuore che silenzio polare
e illimitato il se.
(da: Sinopia per appunti)
Mia madre fu Zelinda Lenti
lettrice di salmi in processione
un nodo di vento
infinito sulla nuca.
Lenti Clemente fu mio padre
appassionato indagatore di romanzi
contadino e minatore
occhi pungenti chiari.
Dal calendario, in rima non cercata,
i loro nomi per me scesi silenti:
Maria Margherita Lucia.
È molto, io credo. Mi basta.