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Mario Agnoli          POESIA                Poesie

 

 

 

 

 

 

IV di Copertina

 

MARIO AGNOLI nasce a Valle di Cadore il 24 agosto 1924. Compie gli studi ed entra giovanissimo nell'Amministrazione Pubblica. Inizia come funzionario la sua vita professionale, ma non esaurisce la sua attività nel difficile lavoro di ufficio. Approfondisce la sua cultura negli studi giuridici e filosofici, collabora a riviste e giornali, partecipa ad ogni manifestazione culturale. Diviene socio corrispondente dell'Ateneo Veneto.

Nel 1972 esordisce nella poesia con un volumetto Rami divelti rivelando acutezza di pensiero e ricchezza di immagini.

I suoi versi sono un invito a meditare sul perché della vita e a cogliere le voci più profonde dello spirito. Ansie, tristezze, aspirazioni, armonie della natura vibrano in essi con accenti di intima, struggente dolcezza.
 

 

 

INDICE

[Cliccare sulle voci evidenziate per leggere la poesia]

 

5      Estate al mare

7      Notturno I

8      Proustiana

9      Notturno II - cileno

10    Tempo d'autunno

11    Sogno di un artista

12    Pensieri

13    Esperienze n. 1

14    Sogni di un prigioniero

15    Dio

16    Esperienze

18    Poesia

19    Bozzetto

20    La sorella

 

 

21     Mi perderò con le foglie

22     Esperienze - autunno

23     Prigioniero

24     Bozzetto

25     II treno

26     Ma

27     Anelito

28     Sogno

29     Madrigale

30     Tempo mio

31      La ballata del partigiano

33      Volga

34      Ritornello

35      Cilena

 

 

ESTATE AL MARE


Ancora un giorno
ed un'alba
frammisti
di cielo e di mare-
Ancora luci
variate
ai colori dello spazio,
quasi infinite.
Ancora gabbiani,
impazziti,
a correre con le vele,
dolcemente,
a filo d'acqua.
Ancora uomini
disseminati
sui ritagli
contaminati dall'alga.
Feria d'estate
perché io non grido
al cielo, al mare:
fermati,
un istante,
ancora, per il tutto.
 

 

 

NOTTURNO I


dirò di te,
luna
amica delle ombre
mutevoli;
dirò delle valli
chiuse ai silenzi
di veglia;
dirò degli occhi
all'indugio
dell'ultimo usignolo:
cosi, nella turgida brezza,
oltre i ceppi
di lenta verzura:
appena un respiro.
giugno 1975
 

 

 

PENSIERI


La mia solitudine è legata al tramonto,
essa percepisce l'universo diafano
crepuscolare.
La mia ansia è legata all'alba,
essa percepisce l'universo delle trasparenze
solari.
La mia vita è legata alle alterne
vicende della luce e della tenebra.
 

 

 

DIO


Dammi una spugna
per cancellare il tempo-
Libera la mia anima dall'ansia
tu che disponi della vita,
Feconda il mistero
dell'immagine che si rinnova,
tu che hai creato la speranza.
 

 

 

LA SORELLA


Tornerò da te
con le ore della sera
all'incrocio della via,
per vedere le prime stelle.
Un sogno, un brivido
della vita,
prima del nulla.
Tornerò da te
con l'ultimo segreto
della mamma.
Non piangere,
piccola mia,
il giorno è vicino;
forse: un volo d'uccello.
Mi perderò con le foglie
quando indugia
settembre giovane.
Un aLtro autunno
ricambia
appena un fruscio
di questo moto.
Vorrei con te
piccola misura deL tempo
sospendere la vita.
Un momento
trastullando,
in ogni dove.
 

 

 

 

MADRIGALE


Sono rare,
in questa terra,
le betulle;
ma dietro il monte,
nascoste,
sono prive di pudore.
Disseminate,
confuse con gli sterpi,
leggere,
come puledre,
iniziano all'amore.
Piace
al pellegrino stanco
correre con lo sguardo
alle siepi lontane.
Piace
corteggiando
invisibili dame,
nel bosco di betulle
nascosto dietro il monte.
 

 

 

TEMPO MIO


E tempo
ancora più tempo
molto,
tutto
infinito.
Sempre dolce
questo andare
oltre il terreno.
Il giorno in cui
la mia inquietudine
tarderà con la notte
invano
cercherò la vita
 

 

 

LA BALLATA DEL PARTIGIANO

È la prima sera
con il vespero
al desco amico.
Una sera
senza appello:
domani le fustaie
legheranno di cespi
il tuo dolore.
Una sera
senza appello:
domani le zolle
bagneranno di sangue
la rugiada.
Una sera
senza appello :
domani non vi sarà bucato
al desco amico.
E l'ultima sera
con le foglie rinsecchite
stipate al muro.
Una sera
senza tempo
per ricordare.
Una sera
senza luce
per piangere.
Una sera
senza amore
per odiare.
Le stelle fremono
entro le galassie;
fremono con i morti.
 

 

 

RITORNELLO


All'alba
l'onda scolora
dolcemente
le ultime rughe
di terra.

 

 

 

CILENA


Non conosco
lontane
all'orizzonte
forme decise di vita.
Incerte :
come giochi
come celle
come chiese.
Come ali
all'imbarazzo della scelta.
Come pietre
al segreto delle ombre.
Incerti:
tra vita e morte,
segni all'orizzonte.
 

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