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Mario Agnoli       POESIA          Strenna, Pasqua 2016

 

 

Pistoia, 18 marzo 2016

Carissimo/a

In occasione della Pasqua,che cade il prossimo ventisette marzo ho pensato a un omaggio a parenti e amici.

E’ ormai lontano il pensiero di un saggio giuridico riferito alla mia lunga esperienza di lavoro pubblico; ora sono così vicino alla poesia , mi sembra amica .

Di questa amicizia mi permetto una testimonianza in versi.

Con viva cordialità

                                              
 

   allegato:

    VERSI,VERSI E VERSI

    di Mario Agnoli

 

 

 

 

Le margherite di Urbino
 

Non mi chiedere come sono i prati della Trabaria ,
nel febbraio che lento viene dalla pioggia .

Dimmi delle margherite sui colli d’Urbino,
che raccolgo riguardando i calanchi spenti.
Già! sono schivi tra le nubi all’orizzonte .

Dimmi delle ragioni di esse ,
così avide di sole , fragili di vento freddo .
Dicono di esse le risa apparenti
in questo andare di carnevale ,
sembra incerto, quasi di pianto.

Hanno ragioni estrose tra le siepi di biancospino,
dicono di esse i passeri ebbri di tramontana .
Non è ancora il tempo delle rondini,
Le viole , le tremule viole s’aprono
appena tra l’erba ancora bagnata .

 

 

 

 

 

 

 

Il conto delle ore

 

Non sono qui con il conto delle ore,
né con l’andare e ritornare dei ricordi,
sono qui con il reale compiacente ,
con le cose del relativo immanente.

Le ragioni del tempo sfuggono alle cure dell’uomo
sono compiacenti ai dedali dove si allungano i pensieri,
invitano alle impenetrabili soglie dell’essere.

Il dibattito è avverso alle inversioni della mente ,
allo stanco convenire delle idee .Riluttante.

Rimango entro la mia stagione d’autunno
prigioniero delle serre sottese dal vento,
con i fiori succinti, i rami divelti.

E mi sarà facile conteggiare le urla

con i sassolini disposti ai bordi dell’ultimo sentiero

 

 

 

 

Ricerca

 

E’ l’uomo che chiede il perché della vita
che va cercando.. Siamo nello stesso dubbio ,
nell’ imprevedibile scendere e salire,
con le braccia oziose sulla terra bagnata .

Se ci sarà possibile invertire l’ordine delle cose
meno grève sarà il tempo delle foglie mosse dal vento.,

 

La quaresima

 

Se allungo il passo mi sarà facile attendere

l’ultimo rintocco della campana ,

lentamente si accompagna alla brezza di monte.

Se ritarderò per le impreviste cose ,
al rado venire dei pensieri sviati,
sosterò sulla soglia del dolore,

E’ la quaresima del tempo perduto
dei ricordi rifiniti dal profondo sentire ,
delle illusioni che vagano pellegrine ,

 

 

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Mario Agnoli       POESIA          Strenna, Pasqua 2016