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Romanzi

Mario Agnoli, Romanzi, TRILOGIA DELL'UMANO:    La brughiera

 

 

© Giraldi Editore, 2029

Collana: in Penna

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www.giraldieditore.it

In copertina: Tribute at Grohmann - Wassily Kandinsky (1926) 

 

INDICE

 

Note dell’autore

Introduzione della curatrice

LA LAMINA DEL TEMPO

PARTE I - La storia di Irino

pag. 3

pag. 5

pag. 7

pag. 9

1 - La famiglia Celtini

pag. 11

2 - La storia

pag. 16

Sezione I — L’incontro

pag. 16

Sezione II — Il matrimonio

pag. 22

Le convergenze

pag. 22

I nuovi sentieri

pag. 27

Le ricorrenze

pag. 28

Alla ricerca di un adeguato modus vivendi

pag. 31

PARTE II - La storia di Giovanni

pag. 33

1 - E viene il tempo della nascita di Giovanni

pag. 35

2 - E il perché della vita diviene mistero

pag. 37

3 - Ora tutto va rivisto, perché si è perduto
un anello della catena della vita

pag. 40

4 - La storia si ribella al tempo

pag. 42

5 - Le formelle del mosaico della vita di Giovanni
sono collocate con cura, sebbene con le loro
sottili abrasioni

pag. 44

PARTE III - La storia di Luisa

pag. 53

1 - Le combinazioni della tettonica virtuale
e i sofismi empirici

pag. 55

2 - Le misteriose conversioni del destino in realtà
inquietanti

pag. 64

3 - Esistono i riflessi delle circostanze sgradevoli?

pag. 67

4 - E viene il tempo delle piccole orme sul grande
deserto della vita

pag. 74

5 - Destino e speranza, ovvero la decomposizione
delle astrazioni

pag. 77

6 - La solitudine è la prigione dell’io

pag. 80

PARTE IV

pag. 85

La betulla

pag. 87

1 - Un’altra stagione

pag. 89

2 - Le combinazioni difficili. I percorsi approssimati

pag. 94

3-11 consistere bizzarro, anche contraddittorio,
in alcuni casi è una opportunità per nasconderela debolezza

pag. 95

4 - Il dissidio interiore è fonte d’incertezza nelle
scelte personali

pag. 97

5 - E buffo! Anche il destino sfacciatamente
ammette di essersi sbagliato

pag. 100

6 - In molti casi l’opportunità è come un gioco,
a cui si ricorre per coprire gli spazi vuoti.
Quando non lo è diviene parte del destino

pag. 108

7   - Non tutti i mali vengono per nuocere, ovvero il destino dell’uomo è alle volte bizzarro, nasconde la realtà per essere virtuale pag. 112
8  - Dopo il disegno musivo, una ad una le tessere di diverso colore sono collocate ordinatamente. Alla fine il mosaico viene collocato sulla parete di una casa di cristallo pag. 116
9   - La vita nuova. L’amore pieno cresce lentamente pag. 119

10-H ritorno di Irino, perché il destino si è, una volta tanto, dimenticato di essere stato così come è impegnato nel presente e nel futuro

pag. 121

Presentazione del romanzo
“La lamina del tempo” di Mario Agnoli,
Edizione postuma cura di Marina Zampolini Agnoli
a Pistoia lì, 27 Ottobre 2020
Saletta degli incontri Mario Agnoli
(Invito a fondo pag)

Un salto avvincente ed enigmatico nella psicologia dell'uomo contemporaneo contraddistingue questo romanzo che affronta un tema scottante della nostra realtà: quello della disgregazione della coppia e della famiglia, scandagliato dall'autore con fine intuito psicologico e con il senso del destino che domina su tutto.

 

Note dell’autore

I luoghi e i nomi del romanzo La lamina del tempo
sono del tutto immaginari e assolutamente non ricondu-
cibili a circostanze realmente accadute.

Cionondimeno, sono intenzionalmente preordinati a
connessioni filologicamente ricercate.

L’ambiente montano assolutamente è riferito alla
Terra Dolomitica, dalla quale provengo e alla quale penso
sempre con nostalgia.

Mario Agnoli


 

Introduzione della curatrice

Dopo i tre romanzi, La fuga, La Croda Rossa, e L’om-
brellone,
che compongono la Trilogia della riconquista,
e successivamente al romanzo La brughiera, che apre la
Trilogia dell’umano, è la volta del romanzo La lamina del
tempo,
secondo elemento della trilogia.

Alle sequenze spirituali di dissidio interiore, coordi-
nate in un ambito trilogico, subentra la sequenza psicolo-
gica già introdotta nel libro La brughiera, e volutamente
caratteristica di questo nuovo romanzo.

All’ordine concettuale delle intermediazioni astratte
e concrete, subentra il dialogo che diviene espressione
permanente di ricerca.

AH’interno di esso, subitamente o per riflessi tempo-
rali, più o meno lunghi, le dinamiche psicologiche
soccorrono le motivazioni in particolare là dove sono
lacunose e gratuite, e pertanto causa di fraintendimenti
e crisi relazionali. Anche lo stile narrativo si modella su
questa nuova dimensione, assumendo toni più vicini alla
quotidianità del dialogo familiare, pur non rinunciando
a far emergere a sprazzi quella poeticità dell’espressione
che caratterizza Agnoli narratore, sempre e comunque
aderente alla sua indole poetica.

Marina Zampolini Agnoli