Anni 1950 nella
Piazzetta San Filippo di Carnevale o meglio in una Festa della Matricola, da sx:
Luciano La Capria, Sor Antò, Mario De Angelis (Lullo) e Bramante
Busignani (Tino). Rara è la foto di Sor Antò, Antonio il gobbetto raccoglitore
di cicche e venditore dell'Unità. Raccoglieva le cicche senza piegarsi usando
quella cannuccia che ha in mano con l'estremità scavata a due punte distanziate
fra di loro quanto il diametro della cannuccia e fra le quali incastrava le
cicche. Usava l'estremità di maggior diametro, appuntita allo stesso modo, per
le cicche di sigaro. Quando incontrava un fumatore generoso, tipo il Magnifico
Rettore Bo, lo seguiva finchè non gettava la cicca di sigaro, la quale spesso
era, non a caso, di ragguardevole lunghezza. Antonio la raccoglieva con cura e
ancora accesa finiva di fumarla con pose da gran signore. Con le cicche
preparava un trinciato forte che vendeva il sabato ai contadini per pochi
centesimi.
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