L'indagine condotta da Luciano Ceccarelli sulle ‘imprese'
dei Duchi di Urbino, oltre a configurarsi come un atto
d'amore dell'autore verso la propria terra, consente di
gettare luce su un aspetto non secondario delle
manifestazioni artistiche di età umanistica e
rinascimentale. L'impresistica, ovvero l'arte di combinare
armonicamente immagini e motti, godette di grande fortuna
tra i sovrani, i quali attraverso questa simbologia erano
soliti manifestare i propri intendimenti politici ed impegni
etici. L'interpretazione di questa ‘letteratura delle
immagini', da parte degli storici d'arte di formazione
warburghiana, si è rilevata di grande utilità per
comprendere lo spirito e la cultura di un'epoca.
Attraverso un lungo excursus , che parte dagli albori dei
Montefeltro sino agli epigoni rovereschi, si dipana
uno specimen sicuramente esaustivo dei simboli che hanno
accompagnato le vicende dei principi urbinati.La ‘quercia'
rigogliosa, che si accompagna ad una maestosa ‘aquila',
rappresenta in qualche modo la radice di un potere che si
perpetuerà nei secoli, sino alla stagione feconda dell'epoca
federiciana. Sono altresì scandagliati gli emblemi degli
ultimi rappresentanti del Ducato roveresco, il cui simbolo è
rappresentato appieno dalle tre mete, elevate su un
basamento marmoreo, che rappresentano il messaggio etico di
Guidubaldo II della Rovere: un emblema che sarà replicato
come ornamento delle residenze ducali e che figurerà nella
monetazione d'epoca. Di ogni ‘impresa', oltre ad una
dettagliata iconografia, vengono fornite le motivazioni
della committenza, inserite in un corretto impianto storico
che consente una piena fruizione della simbologia adottata
nel Ducato.
The investigation carried on by Luciano Ceccarelli into the
“imprese”, that is the emblems of the Urbino's Dukes is a
love feat and highlights a not secondary aspect of the
artistic events of Renaissance age. The interpretation of
“images literature” is a very important to understand the
spirit and the culture of an age. Trough an “excursus” from
dinasty of Montefeltro until dinasty Della Rovere there are
all the symbols of Urbino's sovereings. About every emblem
there are described all the motivations in the correct
historical setting. All that to prove that it's not an
heraldry work, but historical.
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