Pippi el Barbier |
BARBIERIA BUSIGNANI |
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Questa è l'antica "vetrina" della Barbieria Busignani così come è arrivata fino alla cessazione dell'attività di Pippi, avvenuta alcuni mesi prima della sua morte. Il portale e l'insegna sono proprio quelli di oltre 100 anni fa quando il padre Ettore ha iniziato la sua attività di barbiere. Nel 1931 acquista il negozio, dove già esercitava, da Valentina Coen pagandolo 5 mila lire, cifra notevole per quei tempi, come si legge nel contratto di compravendita redatto dal notaio urbinate Domenico Fucili. L'insegna luminosa, "Buone Feste", sebbene recente, ha già acquistato quella patina del tempo che la rende famigliare al passante urbinate, quindi anch'essa destinata ad una lunga presenza.
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Nella foto sopra del 1954 si può osservare che la vetrina è a tre ante con il telaio in legno verniciato.
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In questa foto degli ammi 1980 una luminosa porta in vetro e anodizzato a due ante ha sostituito la vecchia porta.
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Nella parete di fondo spicca la vecchia pendola. Non è visibile la radio costantemente accesa in sordina.
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La parte contenete le sedie "operatorie" logicamente rinnovate alcune volte secondo necessità
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La parte destra destinata all'attesa.
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Lo sgabuzzino ovvero ripostiglio per le scope, pattumiere e accessori per la pulizia ambiente con i ricordi, cimeli, portafortuna, ecc.
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Ci sono molti santini con quello più ricercato di San Crescentino a rivelare lo spirito pio di Pippi
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E qui il bellissimo ritratto di Leonora Ruffo eseguito da Fotomero. Pippi l'ha conservato a ricordo della più bella attrice che fosse stata in Urbino e che avesse conosciuto personalmente per aver interpretato il film "Due selvaggi a corte" ambientato e girato in Urbino e anche nel vicino convento delle Battiferri. Probabilmente Pippi avrà reso disponibile la sua barbieria per i ritocchi finali.
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Tre scaglioni di tariffe in vigore dal dopoguerra agli anni 2000
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Attestato di Benemerenza esposto nel negozio
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Pippi el Barbier |