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Pippi  el  Barbier

 

Saluto dell'amico Nino in Duomo durante l'orazione funebre

in suffragio di PIPPI BUSIGNANI

  

Anno più, anno meno, Pippi ed io siamo stati delle stesse sfornate, mi si perdoni il termine che non vuol essere irriguardoso, che Dio aveva benedetto nella metà degli anni '30.

 

Il primo ricordo di Pippi, risale all'adolescenza, nell'oratorio di questa chiesa, con l'indimenticabile don Enzo; che anch'io frequentavo fuori Parrocchia.  Anche perché Valbona, all'infuori di lui; non è che potesse esprimersi con molti ragazzi.

Nella sua via, Pippi ne era diventato man mano, agli inizi assieme al fratello Tino e, recentemente, con Gino Tallarini, la espressione più connotante. Quella di via delle Stallacce, era rimasta la sua casa di sempre; con ancora,almeno fino a poco tempo fa, il nome di suo padre, nel portone d'ingresso.

 

Nelle rievocazioni ducali, più volte non aveva disdegnato di vestirsi con gli abiti talari, non ricordo se violacei di un vescovo o rossi di un cardinale, ma sempre serio e immedesimato nel ruolo da interpretare, tanto che molti dicevano che aveva sbagliato mestiere.

Una stanga del santo, nella processione di S. Crescentino, era sua per tradizione e rarissimamente è mancato all'appuntamento.

 

Nessun dubbio che non fosse figlio dell'arte di Figaro. Ne fa fede l'insegna stile anni '30, che sovrasta ancora l'ingresso della sua barbieria, ad un tiro di schioppo dalla sua casa.  Non mi riesce di ricordare qualcun altro della vecchia Valbona con la maestria e l'affabilità alla portata di Pippi.

Barbiere degli anziani per antonomasia? Macché!  Pippi si destreggiava bene anche con le più stravaganti capigliature dei giovani di oggi.

 

Da più di 20 anni eravamo vicini di panca in prima fila a S. Francesco nella messa domenicale delle 9 e collaboravano alla liturgia.  Un frate spiritoso ci apostrofava "ecco, il Gatto e la Volpe", forse per la furbizia usata per accaparrarci quell'ambito primo posto e così... le grazie del Signore.

 

In questa casa di Dio, più che dire addio, personalmente, gli dico arrivederci.

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