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Nel giugno del 1941 consegue la Maturità Classica nel Liceo Raffaello di Urbino. A dx Gerardo sui 14 anni con sorelle e cuginette.
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Nel novembre 1941 si iscrive alla Facoltà di Lettere dell'Università di Roma. Le più grandi avversità di questo periodo derivavano dallo stato di povertà nella quale era piombata la famiglia per la morte improvvisa del padre Giovanni. Il traguardo è stato raggiunto per merito della grande volontà e degli enormi sacrifici della madre Annunziata.
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Nel 1943, ancora studente a Roma, gli viene sospeso il rinvio dalla leva militare per motivi di studio e chiamato urgentemente in servizio per il cattivo andamento della disastrosa guerra. Cosicché l'8 settembre si trova come recluta in una caserma aeronautica di Padova per l'addestramento militare; qui tutto l'esercito viene fatto prigioniero dai tedeschi ed inviato in Germania, dove viene internato fino al 8 aprile 1945 subendo 17 mesi di dura prigionia. (vedi Diario di Prigionia)
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Il 6 Agosto 1946 si Laurea in Lettere presso l'Università "La Sapienza" di Roma, con voti 106 su 110 discutendo una Tesi sugli Assiri, impegnandosi nell'interpretazione di numerosi documenti in scrittura cuneiforme.
Viene subito chiamato come professore incaricato al Liceo Classico di Urbino. Nel frattempo si prepara per sostenere esami per l'inserimento nell'insegnamento ed entro il 1949 ottiene le seguenti abilitazioni all'insegnamento di: Lettere nella Scuola Media (75/75) e poi idoneità (86,75/100); Lettere nel Ginnasio (73/75) e poi idoneità (81.80/100); Italiano, Latino e Storia nei Licei (57/75) e poi idoneità al relativo concorso. Infine, nel 1 Ottobre 1949 viene nominato Professore di ruolo nel Liceo Classico di Urbino per la Cattedra di Italiano e Latino, che ricopre con riconosciuta maestria per 16 anni, cioè fino il Settembre 1965. Appena laureato, dall'A.A. 1946-47 al 1978-79, ha svolto vari incarichi di assistentato alla Cattedra di Latino presso l'Università degli Studi di Urbino.
Un suo alunno degli anni 1950 (Romano Rossi) così lo ricorda:
"Se il professor Gerardo Sani si laureò nel 1946, lo
stesso anno ebbe subito l’incarico di insegnare italiano, latino, greco, storia
e geografia in V° ginnasio e fu mio amatissimo insegnante. Venivamo tutti da una
IV ginnasio di 44 alunni e da essa avevamo tratto un magro profitto.
L’indimenticabile Preside Prof. Francesco Valli l'anno successivo la divise in
due sezioni, la A e la B secondo un ordine alfabetico. Della A fu incaricato il
Prof. Neuro Bonifazi, della B il Prof. Gerardo Sani. |
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Nel 1953 nasce Alessandro, primogenito ed unico figlio. Questi fino all'età di 18 è vissuto ad Urbino ottenendo la maturità classica. Poi si è trasferito a Bologna per studio e lavoro, ove tuttora vive. |
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Il Prof. Gerardo Sani nel 1965 a seguito concorso venne nominato
Preside di 1ª Categoria ed assegnato al Liceo Scientifico "Marconi" di
Pesaro. |
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Durante i 25 anni di presidenza ha atteso a numerosissimi incarichi e partecipazioni, come corsi e seminari di aggiornamento per docenti e presidi, corsi abilitanti, concorsi, comitati, attività sportiva, borse di studio, graduatorie, distretti scolastici, consigli di amministrazione (Conservatorio Musicale ...), commissioni elettorali ... Ormai diventato "Preside Storico" va in pensione nell'ottobre del 1989 a 67 anni, dopo 19 anni da professore e 28 da preside. Ritorna nella sua natale Urbino, dove passa le giornate fra casa e circolo cittadino molestato da un diabete ormai cronico. Muore a 77 anni il 27 Febbraio 1999.
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Targa del |
Mercoledì 8 giugno 2010 alle ore 9,30 presso l'Anfiteatro del Liceo Scientifico statale "G.Marconi" si tiene la Cerimonia di intitolazione della Raccolta di opere grafiche dedicata a Gerardo Sani, Preside dell'Istituto dal 1965 al 1989 a cui è riconosciuto, oltre la funzione educativa, il merito di aver creato un ponte tra scuola e cultura. Sarà presente la Famiglia Sani, l' Assessore provinciale per le Politiche culturali e valorizzazione dei beni storici e artistici Davide Rossi, l' Assessore per la Pubblica Istrizione Alessia Morani, il Dirigente scolastico Gustavo Ferretti, il curatore della raccolta Claudio Cesarini, il Presidente dell'Accademia Raffaello Giorgio Cerboni Bajardi e gli studenti del liceo. Sarà allestito un vero e proprio percorso museale, curato dal Professore e artista Claudio Cesarini, negli spazi del liceo scientifico per testimoniare l'importanza ed il rilievo che l'arte incisoria ha per il nostro territorio. |
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Il dirigente scolastico Gustavo Ferretti apre la cerimonia di intitolazione del ‘museo’ di opere grafiche del Marconi allo ‘storico’ preside che l’ha preceduto: “La pinacoteca è nata dalla sua collezione” .”La nostra memoria storica è la base della coscienza”. Guarda all’eredità del passato il dirigente scolastico Gustavo Ferretti. E apre così, davanti agli studenti, la cerimonia di intitolazione del ‘museo’ di opere grafiche del Marconi allo ‘storico’ preside che l’ha preceduto, Gerardo Sani: “E’ la nascita ufficiale della nostra pinacoteca. E abbiamo voluto legarla alla prima figura che, negli anni ‘60, ha dato continuità e definitezza giuridica al liceo scientifico”. Sani, che è stato preside per 25 anni, è stato protagonista degli anni del boom dell’istituto, radicandolo nel territorio: “La pinacoteca – spiega Ferretti – è nata dalla sua collezione, che poi abbiamo ampliato nel tempo”. La raccolta è stata donata alla Provincia, “perché vogliamo che appartenga a tutti. Anche se resterà comunque negli spazi del nostro istituto”. Poi, alla presenza della famiglia Sani (ci sono la moglie Cleonice e il figlio Alessandro), l’assessore alla Cultura Davide Rossi aggiunge: “In provincia c’è una grande tradizione di opere grafiche. Vogliamo portare l’arte in mezzo alle persone, al di là dei luoghi istituzionali e ‘paludati’…”. C’è anche il curatore della collezione, l’artista Claudio Cesarini, insieme al presidente dell’accademia Raffaello Giorgio Cerboni Bajardi. Chiude l’assessore alla Pubblica istruzione Alessia Morani: “La raccolta è una delle più importanti della regione: giusto dedicarla a un preside che è stato in grado di andare al di là della funzione educativa ordinaria, aprendo la scuola alla cultura”. Poi si scopre la targa: il Marconi, da oggi, diventa anche ‘Scuolamuseo’.
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