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Urbino

MARIA GRAZIA MAIORINO:
Introduzione di Gastone Mosci
 


LEGGERE LA POESIA / LEGGERE I POETI A URBINO : 13/12/2017
 

 

Urbino, lì 13 dicembre 2017 la scrittrice Maria Grazia Maiorino di Ancona  presenta la sua raccolta di poesie, "La pietra salvata".

In questo video l'introduzione di Gastone Mosci.


L'iniziativa fa parte di un ciclo di 4 incontri organizzati dall’Unilit di Urbino (Università Libera Itinerante Collegata all’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo), in collaborazione con il Circolo Acli-Centro Universitario e le Conversazioni di Palazzo Petrangolini, dedicati alla poesia ed ai poeti Germana Duca, Maria Grazia Maiorino, Iaia Lorenzoni e Rosanna Gambarara, che partecipano alla vita culturale urbinate in varie forme di presenza e di animazione con le loro ultime pubblicazioni.

 

 

LEGGERE LA POESIA DI MARIA GRAZIA MAIORINO

di Gastone Mosci

 

Leggo gli ultimi due libri, I giardini del mare (1911) e La pietra salvata (2016); è un attraversare la vita dell'autrice. Vuol dire entrare nelle sue esperienze intellettuali, interrogare i luoghi della sua consapevolezza spirituale. Non parlo solo di un itinerario visivo e antropologico ma anche della comprensione dell'ambiente e e del pellegrinaggio che la guida, un pellegrinaggio permanente che s'illumina di conquiste continue, di icone, di invocazioni, Da Ancona a Gerusalemme, sempre più a fuoco è l'icona del Cristo, l'amore di Dio, della libertà, la comunione delle donne, in particolare la comunità delle donne del "Natale in miniera" dell'anno scorso, delle 37 creature a patire nei cunicoli sottoterra e delle altre donne stravolte nelle periferie, donne che soffrono come Maria e così rappresentare dalla tv: volete metterci sotto accusa? Ci chiamiamo tutte Maria.

La poesia della Maiorino vive in un sistema di relazioni, si nutre di figure vere, di espressioni della vita quotidiana, civile, ma sempre con una tensione profonda di liberazione. I giardini del mare esprime un sentimento di conquista e di partecipazione di un luogo, Ancona, di un ambiente la città, di un orizzonte il mare Adriatico. La pietra salvata è un itinerario verso la conquista del viaggio in Terra Santa, la consapevolezza del pellegrinaggio e dei "Vespri del Carmelo"; "il desiderio di bussare / alle porte degli Angelo?" (p. 85). E' un desiderio di ringraziamento, una preghiera. Quel libro è anche una conquista di Bethleem (p. 80) e di Jerusalem. Essere nella Via crucis alla "XI stazione", per reinterpretare un itinerario e un luogo "dove qualcuno ha lasciato una rosa/ gambo lungo bocciolo fiammante" (p. 90): il segno del desiderio della conversione.

Maria Grazia Maiorino ha un modo nuovo di affrontare i temi spirituali e il misterioso cammino di condivisione della fede: la sua poesia mantiene vivo tutto il suo mondo antico, la laicità del suo essere per l'altro, le esperienze nel segno della storia e della comunità umana. Apre con stupore la stagione della adesione nuova alla sua interiorità ed alla condivisione degli eventi: riscopre ed ama sempre più la condizione umana, il rapporto con le creature della quotidianità, con gli ambienti della polis, con le speranze collettive. La nuova situazione assorbe "l'orizzonte del Cardeto", "i giardini del mare", vale a dire il campo del cinabro della sua energia e della sua creatività: Il poeta pone la sua scrittura nel luogo che predilige, nel racconto segreto della sua vita, nel mistero della sua coscienza, che è consapevolezza e dono, che i cristiani pongono come intelligenza della fede e ascolto dello Spirito di Dio. Come è visibile, comprensibile? La scrittura che testimonia la vita e la persona nel gesto della preghiera. Ecco il suo Getsemani e la comune via crucis (p. 78). La sua poesia è un fronte di consapevolezza delle immagini di Gesù. Vivere nel senso della storia, con una attenzione inedita, con un amore nuovo.

Gastone Mosci