MARIA GRAZIA MAIORINO:
LA PIETRA SALVATA |
In volo (poesia, txt) |
Magnificat (poesia txt) |
Appunti di Gastone Mosci |
Appunti di Germana Duca Ruggeri |
Unilit di Urbino, Leggere la Poesia /
Leggere i poeti II |
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L'Unilit di Urbino è al secondo incontro su poesia e poeti. Maria Grazia Maiorino presentato il suo ultimo libro, "La pietra salvata" (prefazione di Anna De Simone), Il Lavoro Editoriale, 2016. E' il suo settimo impegno editoriale dedicato alla lirica, 25 anni di poesia. Nel luglio 2017 Raimondo Rossi, direttore del quaderno "Prima del vischio" n. 29, ha pubblicato una nota della Maiorino, "L'Angelo di Piero", e un ricordo di Marisa Zoni. Questa attività dell'Unilit si è svolta mercoledì 13 dicembre 2017 presso il Circolo Acli-Centro Universitario con Maria Grazia Maiorino, Gastone Mosci, Germana Duca, Raimondo Rossi,Sergio Pretelli, Alberto Calavalle.
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LEGGERE LA POESIA DI
MARIA GRAZIA MAIORINO
Leggo gli ultimi due libri, I giardini del mare (1911) e La pietra salvata (2016); è un attraversare la vita dell'autrice. Vuol dire entrare nelle sue esperienze intellettuali, interrogare i luoghi della sua consapevolezza spirituale. Non parlo solo di un itinerario visivo e antropologico ma anche della comprensione dell'ambiente e e del pellegrinaggio che la guida, un pellegrinaggio permanente che s'illumina di conquiste continue, di icone, di invocazioni, Da Ancona a Gerusalemme, sempre più a fuoco è l'icona del Cristo, l'amore di Dio, della libertà, la comunione delle donne, in particolare la comunità delle donne del "Natale in miniera" dell'anno scorso, delle 37 creature a patire nei cunicoli sottoterra e delle altre donne stravolte nelle periferie, donne che soffrono come Maria e così rappresentare dalla tv: volete metterci sotto accusa? Ci chiamiamo tutte Maria. La poesia della Maiorino vive in un sistema di relazioni, si nutre di figure vere, di espressioni della vita quotidiana, civile, ma sempre con una tensione profonda di liberazione. I giardini del mare esprime un sentimento di conquista e di partecipazione di un luogo, Ancona, di un ambiente la città, di un orizzonte il mare Adriatico. La pietra salvata è un itinerario verso la conquista del viaggio in Terra Santa, la consapevolezza del pellegrinaggio e dei "Vespri del Carmelo"; "il desiderio di bussare / alle porte degli Angelo?" (p. 85). E' un desiderio di ringraziamento, una preghiera. Quel libro è anche una conquista di Bethleem (p. 80) e di Jerusalem. Essere nella Via crucis alla "XI stazione", per reinterpretare un itinerario e un luogo "dove qualcuno ha lasciato una rosa/ gambo lungo bocciolo fiammante" (p. 90): il segno del desiderio della conversione. Maria Grazia Maiorino ha un modo nuovo di affrontare i temi spirituali e il misterioso cammino di condivisione della fede: la sua poesia mantiene vivo tutto il suo mondo antico, la laicità del suo essere per l'altro, le esperienze nel segno della storia e della comunità umana. Apre con stupore la stagione della adesione nuova alla sua interiorità ed alla condivisione degli eventi: riscopre ed ama sempre più la condizione umana, il rapporto con le creature della quotidianità, con gli ambienti della polis, con le speranze collettive. La nuova situazione assorbe "l'orizzonte del Cardeto", "i giardini del mare", vale a dire il campo del cinabro della sua energia e della sua creatività: Il poeta pone la sua scrittura nel luogo che predilige, nel racconto segreto della sua vita, nel mistero della sua coscienza, che è consapevolezza e dono, che i cristiani pongono come intelligenza della fede e ascolto dello Spirito di Dio. Come è visibile, comprensibile? La scrittura che testimonia la vita e la persona nel gesto della preghiera. Ecco il suo Getsemani e la comune via crucis (p. 78). La sua poesia è un fronte di consapevolezza delle immagini di Gesù. Vivere nel senso della storia, con una attenzione inedita, con un amore nuovo. Gastone Mosci |
Intervista di Germana Duca, GD, a Maria Grazia Maiorino, MGM
L'intervista di GD Germana Duca a MGM Maria Grazia Maiorino, nella presentazione presso il salone del Circolo Acli-Centro Universitario, permette di capire pienamente il nuovo libro della Maiorino e la sua nuova poesia di forte tensione spirituale: della poesia che dialoga con la preghiera e che si affida ai temi ed ai luoghi visitati. In particolare la città: Belluno, Melfi, Ancona, riferimenti di formazione, Urbino, Betlemme, Gerusalemme come città dell'anima, direbbe Carlo Bo, specialmente Gerusalemme nelle traversie e nelle violenze attuali e manipolazioni, in tutti i sensi. Poi, le donne fra spiritualità e politica, qui il tenore della sua poesia civile. Il pellegrinaggio: in una forma nuova. mentale e di comunicazione. Intervista e dialogo di alta fraternità fra poeti e persone all'ascolto di Papa Francesco. (Gastone Mosci)
GD
Maria Grazia Maiorino: "La pietra salvata".
Sulla copertina una croce, al centro di una antica stele
abbandonata. E'una foto in bianco e nero del 2005, scattata da
Elisabetta Masi in Armenia.
MGM In questi
giorni, preparandomi al nostro incontro di Urbino, ho ripreso in
mano un libro prezioso, letto e riletto tanto tempo fa, "Lo
spirituale nell'arte", di Wassily Kandinsky .Scritto più di un
secolo fa, mai come adesso ha parlato al mio cuore. Lui, pittore,
cita un musicista, Schumann, per introdurre il suo discorso
sull'arte: "Illuminare la profondità del cuore umano è il compito
dell'artista". Parole che già dicono tutto. La vera arte è luce. E'
conoscenza che avviene attraverso il linguaggio dei simboli, delle
analogie, dei colori, dei suoni. E mi piace far rimare poesia con
profezia, profeta con poeta." Il profeta è colui che guida l'umanità
a "pensare in altra luce" (M. Zambrano).
"La vera opera d'arte nasce dall'artista in modo misterioso,
enigmatico, mistico... Staccandosi da lui assume una sua
personalità... collabora alla creazione della vita
spirituale"(ancora Kandinsky). Entra nella corrente dello spirito,
diventa via di Bellezza che ci trasporta in alto rispetto alla
fragilità nostra e del mondo. Questa è l'eredità culturale che
conta, tutto ciò che abbiamo incontrato percorrendo tale via. Io mi
sento plasmata, modellata, costruita dalle letture, dai quadri,
dalla musica, dalla poesia, in modo naturale; è accaduto fin da
quando ero piccola e ancora inconsapevole, sentivo il fascino di
cose molto più grandi di me, racchiuse ad esempio nelle pagine di un
libro, come "L'isola del tesoro" di Stevenson con i suoi sconfinati
orizzonti marini. Sentivo il piacere di imparare cose nuove e perciò
lo studio non mi pesava, faceva parte di quel piacere. Il presente è
il movimento continuo della coscienza, delle esperienze, che
tassello dopo tassello andranno a costruire il disegno, visibile
solo alla fine, nel compimento, nell'attesa del compimento. Il
futuro è prefigurato dall'attesa, a patto che ci siano progetto e
speranza nella possibilità di dare un senso alla propria vita.
Lette le seguenti poesie:
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