Urbino, lì 13/12/2017 nella sede dell'UNILIT
di Urbino, in collaborazione con il Circolo Acli-Centro
Universitario e le Conversazioni di Palazzo Petrangolini, la scrittrice Maria Grazia Maiorino di
Ancona presenta la sua raccolta di poesie, "La pietra
salvata".
In questa clip video Germana Duca legge la poesia:
Mughetti.
N.B. La lettura dei brani spesso è
seguita da una breve discussione e da una presentazione
della lettura successiva. Ne segue che la
presentazione della poesia letta è contenuta nella parte
finale del video precedente.
Da: Intervista di Germana Duca, GD, a
Maria Grazia Maiorino, MGM
....
GD- Da "Le
rose di Anoar" a "Mughetti", restando in tema di fiori, il
passo non è breve.
Ci potresti spiegare perché?
MGM- Questo testo fa parte della terza sezione, "Da
silenzio a silenzio", dove, come si può intuire fin dal
titolo, è più evidente il cammino verso l'oltre,
l'invisibile, la preghiera e la percezione del sacro, quasi
sempre "incarnato" nelle piccole e umili cose, nella natura
e nelle persone, come avete già sottolineato sia tu sia
Gastone, ma cercando anche di varcare il confine, "il
recinto", per tentare altre vie. Nella poesia che hai scelto
racconto una mia esperienza interiore, che parte da un
lontano desiderio, realizzato molto più tardi e in modo
impensabile. Nell'attesa i ricordi mutano in preghiera e
contemplazione.
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MUGHETTI
Verdelucido di foglie appuntite
lungo un sentiero della Norvegia
fioritura lasciata alla sua stagione.
Dopo anni i mughetti ti richiamano
dal mazzetto ricevuto in dono
alla faggeta sopra Tolmezzo
con un tintinnio di mille campanelle
che sovrasta i cori del primo maggio
nel temporale
e già t'incammini per il tuo Carmelo.
Calici chini sotto foglie appaiate
come fraticelli immobili
pellegrini sul tappeto di amenti
piccole fate capaci di sciogliere
strati e strati di durezza.
Per guardarli devi inginocchiarti
diventare loro compagna nel sottobosco
bianca fragranza pungente
e il silenzio intorno a ogni stelo.
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