GIOVANNI VOLPONI Le Edicole Votive di Urbino |
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Cappella di San Gaetano: ex cappella dell'Oratorio
dell'Umiltà, si trova in via S.Domenico all'angolo di Piazza Gherardi,
unita al corpo della chiesa di S. Domenico. Fu tutta dipinta dal Nelli,poi venne coperta di scialbo,cosicché parte della decorazione è andata perduta,ma l'affresco principale con la Madonna che allatta il Bambino, i SS. Domenico e Pietro e, in alto, Gesù in gloria, è ben conservato. Si nota nell'affresco l'influenza gotica,notevole nella parte alta.I movimenti dei drappeggi del manto della Vergine,tipici del Nelli,danno al "quadro" una primaverile leggerezza. |
MADONNA DEL LATTE di Ottaviano Nelli
Isidoro e Matteo Bacchiocca & C. Restauro Conservazione Beni Culturali Lavoro di restauro di un affresco raffigurante la "Madonna del Latte" di Ottaviano Nelli conservati nella Cappella dell'Oratorio di S.Gaetano presso la Chiesa di S.Domenico di Urbino. Sponsorizato Rotary Club - Soprintendenza di Urbino. http://www.bacchioccarestauro.it/Affreschi.html |
Ottaviano Nelli - Madonna col Bambino e i santi Domenico e Pietro Martire” Urbino, Oratorio di San Gaetano ( http://www.confindustria.pu.it/file.html?_id1=17&_id2=0000004541.pdf ) Scheda di restauro La riapertura dell’Oratorio di San Gaetano e contenente l’affresco restaurato, anche con il contributo del Comitato Cultura di Assindustria Pesaro Urbino, rappresenta sia la restituzione alla comunità dell’opera in sé, ma costituisce anche un importante frammento di cultura pre-rinascimentale che si sviluppò nel nostro territorio. L’affresco, dal titolo completo Madonna dell’Umiltà o del latte, Angeli musicanti, Cherubini e i Santi Domenico e Pietro martire, venne scoperta nel 1873 dal Marchese Pietro Antinorie dallo stesso liberata dallo scialbo; l’attribuzione a Ottaviano Nelli si deve al Calzini, che pubblico l’affresco nel 1899. Attribuzione confermata dal restauro del 1973. L’intervento di restauro è stato diretto da Claudia Caldari che ha dichiarato che questa iniziativa “rappresenta una di quelle fortunate occasioni in cui l’operazione di pulitura e messa a punto dell’opera costituisce non solo un gesto volto alla conservazione, ma diventa anche lo spunto per una rilettura critica, in base a quanto rivelato dalla superficie pittorica originale portata nuovamente alla luce, nonché un atto di conoscenza di tecniche esecutive, di eventi intervenuti nel corso dei secoli, testimoni di cambiamenti o travisamenti della stesura primaria”.
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