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GERMANA DUCA RUGGERI: In preghiera con il Salmo 144  in "Orlo invisibile"

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LEGGERE LA POESIA / LEGGERE I POETI A URBINO
 

La scrittrice Germana Duca Ruggeri di Urbino presenta la sua raccolta di poesie, "Orlo invisibile".  In questa clip video la poesia "In preghiera con il Salmo 144°" Germana conclude la sua presentazione.


L'iniziativa fa parte di un ciclo di 4 incontri organizzati dall’Unilit di Urbino (Università Libera Itinerante Collegata all’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo), in collaborazione con il Circolo Acli-Centro Universitario e le Conversazioni di Palazzo Petrangolini, dedicati alla poesia ed ai poeti Germana Duca, Maria Grazia Maiorino, Iaia Lorenzoni e Rosanna Gambarara, che partecipano alla vita culturale urbinate in varie forme di presenza e di animazione con le loro ultime pubblicazioni.

 

In preghiera con il Salmo 144

 Benedetto il tuo sguardo, o Dio,
su tutte le tue creature che per te
esistendo intessono tappeti di lode.

Tu annodi e recidi l'eterno intreccio
dei fili con pietà e misericordia,
o con giusta severità, se la nostra
insipienza il tuo ordito manipola
e strama, lacera, slega, consuma.

Questa follia mai sazia, armata,
guasta, tu solo puoi misurare,
tu che da sempre misuri il tempo
e l'universo, concesso per amore
immenso all'umanità in usufrutto.

Lode al bene in ogni forma, lode
a chi teme la tua sferza e la sua ombra,
lunga nel cielo delle notizie.

Benedetto il capolavoro dell'aurora,
principio a colori di breve e paziente
scrittura. Pagina di redenzione, a strati,
che felice ogni età legge e si tramanda.

Inno alla vita e parole per concepirla,
vero compimento di tenerezza umana.

Benedetto il nostro sì alla tua volontà
altissima, santa. Tu ci nutri di speranza
con la legge della croce, seme di virtù
sempre uguale e differente,
segreta grazia nella traversata pericolosa.

Lode a te che hai creato la grandezza
delle acque e la loro trasparenza.

Lode all'abbondanza di sponde
che isole e continenti lega a sbarchi
di popoli controcorrente.

Dio, che offri ai figli e ai figli dei figli
i tuoi doni, che giusto muti la bellezza
secondo le stagioni, gloria al raccolto
di frumento e uva. Alla semina gloria!
E abbondanza di beatitudini a chi ne ha cura.

Gloria a te, che soffi onnipotente
la cenere delle generazioni, ravvivando
nel cuore di ciascuno la brace,
scintilla pellegrina verso il tuo palco
di luce, unico sole di salvezza.

Carità liberata, preziosa più di ogni energia,
raggio e cerchio all'infinito, suono
di catene spezzate, Spirito della Terra Promessa.