CONVERSAZIONI DI AGOSTO 2012 DI PALAZZO PETRANGOLINI MARIO AGNOLI BIO- BIBLIOGRAFIA |
Mario Agnoli, cadorino di nascita, vive e lavora a Pistoia. Esperto di diritto amministrativo per professione, ha pubblicato numerose opere di tecnica giuridica e saggi su riviste specializzate nel settore. Nell'ambito di un multiforme impegno culturale, ha pubblicato saggi e articoli in campo letterario, di storia e critica dell'arte contemporanea, di riflessioni sui problemi storico- sociali del nostro tempo approcciati con una forte connotazione civile ed etica. Ha pubblicato otto raccolte poetiche:
Nell'ambito della narrativa ha pubblicato numerosi racconti e con il romanzo La Fuga ha iniziato un percorso di approfondimento di questa ulteriore esperienza. Questo primo romanzo si colloca all'interno di una trilogia: La fuga, L'ombrellone e La Croda Rossa (quest'ultimo in corso di stesura). La trilogia riprende aspetti fantastici e vissuti sofferti e gioiosi dell'autore. In definitiva ha pubblicato due romanzi: - 1972 La fuga, Ciraldi Editore, Bologna - 2015 La Croda Rossa, Ciraldi Editore, Bologna
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In Nati dal vento è il passato che preme nel tempo della malinconia: quella che sorprende il poeta alla fine del giorno, con le prime ombre della sera.
Un filo d'erba tra il cemento, simbolo della tenacia della vita che può affermarsi vigorosa anche nelle condizioni più difficili, seguendo impenetrabili percorsi: è il mistero del vento che racchiude il seme della vita, della nascita biologica, psichica, spirituale. L'identità, frutto di una lotta autobiografica e universale contro il dolore e le avversità, "rimane in bilico come una foglia nell'ultimo volo", ma si sostanzia attraverso l'amore "alito supremo che dà vita al germoglio, che non delude il silenzio, che s'inserisce in ogni pensiero". E se la solitudine del poeta traspare incerta entro le frastagliate rocce della sua terra, a lungo evocata, con il timore che ogni profezia possa "essere soltanto un tragico raggiro", è ancora la memoria d'amore, ragione intima di ogni connessione, a trasformare la malinconia in nostalgia, il dolore in un'ansia che "non s'avvede d'essere ricordo". (Mario Agnoli)
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Nella inappagata esperienza espressiva di Mario Agnoli, accanto alla
poesia privilegiata, non poteva mancare la prosa di fantasia e di
invenzione. Fedele, forse in obbedienza a un pizzico di civetteria, a un
profilo basso, quasi minimalista (di sicuro, antiretorico), l'autore
preferirebbe collocare la prima prova di una trilogia narrativa in fieri
tra i romanzi che esplorano i risvolti dell'amore di coppia. La fuga, piena di speranza, da un orizzonte di vita ristretto, si trasforma in uno sradicamento dalla propria identità fondata su valori condivisi: la fuga da se stessi conduce, sotto il segno dell'oscurità e della disperazione, alla fuga dalla vita stessa, ma anche, per un diverso cammino, alla ricerca faticosa di una ricostruzione di sé, dei legami più profondi dove sono depositati i significati primari della nostra esistenza e del nostro impegno nel mondo. Un romanzo denso e profondo, che affronta di petto l'enigma del male e l'attraversamento del dolore nella vita individuale, della coppia e nell'intreccio delle generazioni, sullo sfondo delle vicende storico-sociali della seconda metà del Novecento, con una prosa complessa e originale, ricca di accensioni liriche e sorprese stilistiche, nell'incantamento di una mitografia poetica intimamente suggestiva. (Mario Agnoli) |
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La Croda Rossa è una splendida montagna delle Dolomiti, cara alla giovinezza dell'autore, ma è anche, e soprattutto, un simbolo: il simbolo del fuoco profondo della vita, che ardendo la colora con le tinte dell'amore, delle passioni, degli ideali, del coraggio, del desiderio di conoscenza, della ricerca della propria umanità, del cammino verso Dio. L'autore tenta di risolvere
con la bellezza, intensamente condivisa dai personaggi del romanzo, la
tristezza del dolore profondo, il peso spirituale dell'ingiustizia
sociale, il sacrificio dei riscatti, in un contesto dove la poesia e il
dialogo s'intrecciano continuamente.
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