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… il risillabare, dentro la memoria, dei diversi ungarettiani scoperti, misteriose assonanze e corrispondenze, nell’aria di Urbino; e, poi, il condiviso dolore per la comune, atroce ferita, la scomparsa di un figlio giovinetto. C’è la confessione del poeta che il pittore deve aver letto con sgomento e requie: «So che cosa significhi la morte, lo sapevo anche prima; ma allora, quando mi è stata strappata la parte migliore di me, la esperimento in me, da quel momento, la morte. Il Dolore è il libro che più amo…»

…. poesia che “sola può recuperare l’uomo, persino quando (è ancora il lucido dolore di Ungaretti a scrivere) ogni occhio s’accorge, per l’accumularsi delle disgrazie, che la natura domina la ragione …