.Ogni foglio reca, esattamente, i versi che hanno ispirato il pittore, che hanno concorso a fissare il momento della commozione e della creazione … e non si poteva con più esattezza e sensibilità individuare e cogliere: “l’intensità della vibrazione, … si diffonde nel processo di aggregazione e di distruzione dell’immagine”.
Il linguaggio potrebbe apparire espressionistico, ma le forme sono dominate da una luce ininterrotta, che sgretola, fonde teneri bagliori, diffuse tenerezze di carne, cenere e buio. È il destino dell’uomo, sul quale si richiude il silenzio della terra; e i morti: “Non fanno più rumore del crescere dell’erba, lieta dove non passa l’uomo”. Non più della traccia del pastello che spia una testimonianza per il dolore.»
Milano, febbraio 1985
Alberico Sala