Una intera vita con
il padre Pittore
Sono Maria Anna Stradella nata e cresciuta in mezzo ai quadri di mio padre, immersa e sommersa dalle tante opere che ho assorbito nel corso della mia esistenza, ma soprattutto sono stata irradiata dalla luce delle sue opere: una luce tuttora mi penetra nel profondo e mi dà la forza di affrontare, o meglio mi imprime energia in qualsiasi situazione.
E’ una luce che non ha dimensioni e che si estende o si dilata in qualsiasi direzione..
Nei corsi e ricorsi della storia artistica di mio padre, vedo il progredire della mia spontanea volontà a seguirlo nelle sue fasi evolutive, dal figurativo al superamento dello stesso, paesaggio rapido e lento delle “immagini fluttuanti”, oltre che” fisonomie del malessere”, al dire di Domenico Cara.
In poche parole la sua pittura è un operazione di scavo, una lucida analisi interiore che può prendere spunto da svariate direzioni, realistiche(scavi della metropolitana) più libere, da paesaggi con orizzonti senza limiti. C’e un tentativo continuo di ricerca attraverso il colore e la luce che dal colore si irradia e prende forme instabili e continue.
E’ un universo psichico in continua ebollizione, nella sfrenatezza del segno, che cerca di scavare, ovunque. Non è l’ansia di sperimentazione che lo muove, al dire di Valentina Aprea (assessore istituzione e formazione cultura della Regione Lombardia), ma l’urgenza morale, prima che pittorica di cogliere l’intima essenza delle cose, rendendo evidente e di immediata comprensione la sua collocazione tra visibile e invisibile o meglio, parafrasando Carlo Bo, fra esterno e interno, tra voci perdute e voci chiare.
Concludendo, attraverso questo filmato che ho realizzato con una documentazione recente, ma anche remota, mi auguro di essere di aiuto alla lettura delle opere di mio padre, allacciandomi al discorso di un noto critico, Luigi Carluccio che ha esteso la sua sensibilità aggiornata alle esperienze psichiche e motorie dell’artista, evidenziando la sua visionarietà, già indicata in precedenza dallo storico dell’arte Mario De Micheli. (L'audio del filmato, brillantemente selezionato e inserito da MariaAnna, non viene qui riprodotto per motivi di copyright).
Parlando di materia pittorica, mi riferisco sempre allo stesso critico che evidenzia, di mio padre, questa materia palpitante, ricca di pigmenti colorati, che vibrano all’interno, che si sovrappongono, si velano e si sfuocano. Invito a questo punto l’occhio dello spettatore a decifrare le scelte di struttura delle immagini coordinate.