150° Anniversario dell'Unità d'italia URBINO 1860 di raffaele molinelli |
AL POPOLO URBINATE LA GIUNTA PROVVISORIA PROVINCIALE DI GOVERNO
L' ora della nostra Indipendenza è suonata, ed i popoli in forte vincolo si raccolgono sotto quel sacro vessillo che il re VITTORIO EMANUELE II magnanimo Re e valoroso soldato italiano prima tenne alto al colpetto «lolla Penisola oppressa dalla straniera tirannide, ed oggi difende col sangue de" suoi popoli e con l'alleanza di quel grande Imperatore, che fedele alla missione ricevuta da Dio, accorre dovunque trova una causa giusta da propugnare. Voi pure, Urbinati, su queste vette del glorioso Appennino piantate la bandiera del nazionale riscatto , solennemente manifestando la volontà di essere liberi e ili vedere una volta soddisfatti i legittimi voti del popolo. Ora a procedere nella splendida via che vi apriste sull'esempio della generosa Bologna, piacque a questo Municipio chiamarci a comporre una Giunta Provvisoria di Governo per la tutela degli interessi comuni. Noi volonterosi accettammo, come il supremo istante della patria e il cittadino dovere imponevano, rivolgendo subito ogni cura pel buon andamento della pubblica amministrazione. Quindi con allegrezza vedendo concorrere sotto la stessa bandiera parecchio città di questa nobile e, vasta Provincia, trovammo cosa non solo opportuna ma indispensabile la sollecita formazione d'una Rappresentanza Provinciale, alla quale debbono aderire le Giunte tutte delle varie città nostre, che con l' effettuato movimento seguitarono l' esempio del loro Capo-Luogo, comprese quelle eziandio della parte marittima, insino a tanto almeno che la città di Pesaro perduri nell'eccezionale suo stato. È a questo segno che fin da oggi la Giunta Provvisoria d'Urbino si costituisce in Giunta Provinciale, invitando nel suo seno i diversi Rappresentanti, che dovranno cooperare al più sollecito e retto andamento nel disbrigo dei pubblici affari, dovendosi provvisoriamente concentrare in questa sola Città tutto quanto si riferisce all' ordine Giudiziario, come a quello della Finanza.
URBINATI ! nell'unanime intendimento che ci deve dirigere in questi giorni, di solenne preparazione alle sorti future, è necessario procedere con animo forte e virtuoso, sia per dovere di cittadini, sia per dignità d'uomini liberi. Noi con tutto lo zelo che c' ispira la santità della causa abbracciata serviremo la patria, e serberemo i principii dell'ordine, dell' onore e della giustizia, che formano il perno del civile miglioramento. Voi corrispondeteci con fermezza, e date a tutta la Provincia vostra un esempio imitabile di cittadina concordia e di unanime volontà. Rispettate le Leggi, e perchè tutti convengano in una sentenza, che cioè qui si tratta di far indipendente la patria per mezzo della virtù cittadina, conservate gelosamente il rispetto alla Religione dei padri vostri; e con l'amore fraterno e con I' ordine convertite quegli spiriti fiacchi. che per isventura non mancano in alcun luogo.
URBINATI ! La Giunta di questa Provincia è sicura, che saprete voi mantenervi quali vi mostraste fin qui, degni in somma di essere chiamati indipendenti, italiani. Le solenni promesse di servire la patria nei suoi pericoli e nei suoi bisogni con fedeltà e con onore furono fatte al cospetto d'Italia, e chiunque proferisse oggi una parola di divisione, chi tentasse soffocare con le ire di parte questi sacri entusiasmi, è un traditor della patria. Questo solo nome spaventi, se pur vi fossero, quelli che nemici d' ogni civile progresso lavorano fra le tenebre per impedire che il popolo risorga a novelli destini.
POPOLI DELLA PROVINCIA ! Accorrete sotto la bandiera che simboleggia la speranza da tanti anni nutrita: la gioia comune nel vederla oggi compiuta; l'amore fraterno e la fede per la quale si rinnovella in mirabile modo la Nazione Italiana. Concordia dunque, perseveranza, coraggio! ecco quanto ci raccomanda l'Italia, il suo Re, il suo Alleato, e fidenti aspettiamo quel trionfo per cui si opera e si combatte.
Urbino , dalla Residenza Governativa il 22 giugno 1859.
LA GIUNTA PROVVISORIA DI GOVERNO: Domenico Guerrini Conte Francesco Ubaldini Catalani Federico Gianmartini Veterani Prof. Bernardino Berardi Dott. Luigi Alippi
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