IL SILLOGISMO E LA MIRELLA
Quand'ero ragazzo
si
discuteva d'Aristotele e il sillogismo.
Ma
io ero già fertile nel
lazzo
ai
tempi in cui dominava la parola
che
finisce col suffisso "ismo"
a
cominciare, qui in Urbino, da "marxismo
Il
sillogismo classico sul libro era:
"Tutti gli uomini sono mortali.
Socrate è un uomo.
Socrate è mortale".
Un
mio compagno di classe,
dei
formaggi appassionato,
ricordo che anche a settembre fu bocciato,
perché quando il professore lo interrogò
a
questo modo suo filosofò:
"il
Bel Paese è un formaggino.
L'Italia è il Bel Paese.
L'Italia è un formaggino".
E
adesso che ricordo
noi
del gruppo,
invidiavamo molto un nostro amico,
|
l'unico che veniva con la bella,
mora, con certi occhi
e
il nome di Mirella.
Allora è giusto il sillogismo
che
ancora d'Aristotele è nei libri?
Quello che dice ai nuovi giovani
che
aspettano la campanella di fine ora
sui
banchi della scuola?
"Tutti gli uomini sono mortali.
Socrate è un uomo.
Socrate è mortale?"
Socrate sì, lui come me che scrivo è un
uomo.
Ma
adesso che ci penso
la
Mirella era una donna
e
quindi non era come Socrate mortale.
Però, vi dico chiaro,
con
quei suoi occhi assassini
ferito ha mortalmente me, Zeno Fortini.
|