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ANTONIO FABI Quinto Rulliano Valente
E ALTRE FORME BREVI
(R. G. 1)
PASQUINEIDE QUINTA
Urbano Ottavo, sommo costruttore,
mecenate ed artista di gran classe,
affogando la gente nelle tasse,
non fu un papa, bensì un imperatore.
Rapinò a Urbino l'antico Ducato;
Urbania soppiantò Cateldurante;
rovinò il Pantheon, questo lestofante,
giammai sazio dell'oro accumulato.
Ed è così che si espresse Pasquino:
"POICHE' URBANO DI TASSE AGGRAVA IL VINO,
RICREA CON L'ACQUA IL POPOL DI QUIRINO" 1)
E proseguiva con genial favella:
"URBANO OTTAVO DALLA BARBA BELLA,
FINITO IL GIUBILEO, PON LA GABELLA" (*)
E scrisse ancora, in termini latini,
una frase assai nota, Cittadini:
"PIU’ DEI BARBARI FER LI BARBERINI" (**)
(*) Adattamento a cura di Rulliano.
(**) Testualmente: “Quod non fecerunt Barbari fecerunt Barberini.