CRONACHETTA
IN SEI OTTAVE
1.
La rima
ottava, stanza principale
di tutti i
grandi del Rinascimento,
fu praticata
in maniera regale
e fu la base
per l’allestimento
di un grande
corpus che non ha l’eguale
nel letterario
nostro firmamento:
Tasso, Boiardo,
Tassoni ed Ariosto,
con Pulci e
Berni stanno al primo posto.
2.
Cavalieri
fortissimi e furiosi,
dame dalla
bellezza leggendaria,
maghi e mezzi
giganti bellicosi,
grazie
all’ottava sbucano dall’aria.
I morti sono
sempre numerosi,
e, da un
cantare all’altro, poco varia.
Ma in quel
tremendo, infernale clangore
Vigeva sempre
un codice d’onore.
3.
Esempi tratti
dalla storia vera
conoscevano i
grandi rimatori,
che dedicarono
una vita intera
a dire di
Cristiani, Avari e Mori.
La figura più
affascinante e fiera,
che conquistò
tanti dorati allori
fu quella
dell’invitto Saladino,
ben più
clemente del mondo latino.
4.
Se osserviamo
le imprese dei crociati,
i massacri e i
volgari tradimenti,
che tali
paladini consacrati
commisero
anche in danno dei credenti,
vedremo che
non furono soldati,
ma
avventurieri crudeli e impudenti,
bramosi di
denaro al punto tale
da
saccheggiare l’Impero Orientale.
5.
Poi volle il
Fato che, a stupire il mondo,
un principe di
rara intelligenza
si discostasse
dall’agire immondo,
dalla barbarie
e da tanta indecenza.
Quest’Uomo fu
Federico Secondo,
esperto in
tutte l’arti e in ogni scienza,
che senza
nefandezze, scontri o guerre
ebbe il
passaggio sulle sacre terre.
6.
Ma, in nome di
Lutero e di Maometto,
del Nazareno,
di madonne e santi,
si riprese
quel gioco maledetto
in danno di reietti ed ignoranti.
Le bombe e i bombardieri uguale effetto
causano e fanno il gioco dei furfanti,
che parlano di pace restaurata
su una nazione desertificata.
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