In precedenza si è scritto su Flavio Bartolozzi pittore, pure dell’arte
sua del segno e del collage; di questo ultimo modo di rappresentare il
globale si è detto che esiste una originale maestria, almeno nel nostro
Paese, ma, dopo gli accosti michelangioleschi, di recente
manifestazione, è nell’ordine della inferenza considerare il Bartolozzi
nelle sue opere di scultura.
Disponiamo a tal fine di alcune sculture collocate in luoghi pubblici e
ispirate a grandi valori sociali.
Sono opere di stile avanzato con la maestria dello stile antico, gli
spazi e le forme sono ripresi con fine intuizione.
In questi casi d’esegesi è di rigore rifarsi ad altri scultori, al di
qua dell’ottocento quando prendono forma le immagini simboliche in cui
la tradizione antica è ripresa come d’un margine irreale.
In questo caso, proprio del Bertolozzi, la scultura risente di alcune
influenze accademiche di rottura, in particolare del Marini...
La scultura del Bartolozzi, appunto nella configurazione simbolica, è
pressoché sprovvista di spazi orizzontali: sembra un comporsi d’armonia
su spazi verticali.
È utile, senza enfasi, affermare che anche nella scultura il Bartolozzi
affronta la tematica delle insorgenze innovative dell’arte, unendosi
agli artisti che premono sulle novità stilistiche.
In questo suo percorso artistico egli non sempre trova il compiacimento,
in particolare da parte degli artisti che continuano ad operare
secondo le prevalenze stilistiche del passato...
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