RUBRICA domenica 25 dicembre 2005 ore 13 |
CARTOLINA DALLE MARCHE
PUNTATA N° 13 10^ EDIZIONE
Filippo Lippi (1406-1469) |
La rappresentazione della Natività
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Caravaggio (1573-1610) |
Cari amici, Buon Natale da Francesco Venditti e dalla Cartolina dalle Marche! Per pura coincidenza, per la prima volta andiamo in onda il giorno di Natale e quello di Capodanno. Oggi vi parliamo di alcuni piatti tipici che ancora adesso, nonostante l’omologazione culinaria, caratterizzano il pranzo di Natale nelle province marchigiane.
Nelle parti di Pesaro e Urbino si risente della tradizione romagnola. Il pranzo di Natale comprende, tradizionalmente, i cappelletti in brodo di cappone o gallina. I cappelletti sono molto simili ai tortellini, ma con una differenza fondamentale: i tortellini sono a forma di ombelico, i cappelletti, invece, predono la forma del cappello dei monsignori, che ha ispirato questo tipo di pasta. Il ripieno è personalizzato e viene utilizzata la carne di maiale, tacchino, gallina, prosciutto, noce moscata, uova, parmigiano, limone, sale. Si mangiano anche i passatelli, sempre in brodo. Si tratta di un tipo di pasta frolla dalla forma allungata e doppia, dal sapore di limone. Naturalmente sono gustate pure le millefoglie, una variante delle lasagne al forno, caratterizzate, come dice il nome stesso, da tante sfoglie di pasta sovrapposte e condite con carne, mozzarella, sugo e fantasia. Seguono i secondi: il lesso, gli arrosti misti e la pasticciata con gli spinaci. Infine, tra i dolci, nel Montefeltro, compare anche il bustrengo o bostrengo.
Ad Ancona è d’obbligo il bollito, dopo i cappelletti o i quadrellini in brodo. A Fabriano vengono serviti anche copiosi antipasti di salumi locali. Il pranzo si conclude con la tipica ciambella anconitana, inzuppata nel vino dolce.
Nel Maceratese si inizia con un vasto assortimento di antipasti salati e si prosegue con i cappelletti in brodo oppure con i vincisgrassi (una variante molto particolare delle lasagne), oppure anche con la parmigiana di gobbi. Per secondo si mangia il cappone lesso con contorno di gobbi fritti, poi si conclude con la pizza di Natale, la zuppa inglese, il pistinco, arance e uva.
Nel Piceno, oltre ai cappelletti in brodo e alla carne lessa con l’olio d’oliva o alle costolette di agnello fritte e condite con olive, crema e verdure, si mangia un dolce caratteristico simile al bostrengo feltresco, il frustìngolo, detto lu frustinghe, che viene preparato utilizzando i fichi secchi, olio d’oliva, farina di tritello (che è la parte più fine della crusca), cioccolato grattugiato, miele liquido, gherigli di noce, mandorle, zucchero semolato, uvetta passolina e cedro candito. A Monsampòlo si prepara il torrone di fichi.
Concludiamo dicendo che nei pranzi natalizi marchigiani si usa generalmente mangiare per secondo la carne di tacchino e cappone.
Ora, cari amici, se volete trascorrere il Natale secondo tradizione, vogliamo segnalarvi che oggi pomeriggio e i prossimi giorni potrete visitare i numerosi presepi, sia viventi che artistici, presenti nei vari Comuni delle Marche. Naturalmente, dato l’altissimo numero dei presepi allestiti, consigliamo vivamente, per ulteriori informazioni su luoghi e orari, di visitare il nostro sito Internet www.prourbino.it/cartolina.htm , cliccando nelle caselle “Link natalizi”, oppure “Forum e comunicati stampa”.
[I presepi viventi sono visitabili di pomeriggio nelle vie del Castello a Mondolfo, a Piòbbico, a Frontòne, all’Abbazia di Santa Maria di Moie a Maiolati Spontini, alla Località Coldellanòce di Sassoferrato, al Santuario della Madonna di Frasassi a Genga, alla Località Precicchie di Fabriano, a Serra San Quìrico, nel centro storico di Poggio San Marcello, nel piazzale della Chiesa di Santa Maria Fuor di Monsano a Monsano, a Bàrbara di Ancona, nella Parrocchia di San Giuseppe Càndia ad Ancona-Zona Baràccola, a Force, alla Località Pievefavèra di Caldaròla, a Comunanza, a Morrovalle, a Piòraco, a Potenza Picena, alla Località Piane nell’area archeologica di Faleròne, a Porto Sant’Elpìdio, a Grottammare e ad Acquaviva Picena.
I presepi artistici sono presenti a Urbino, Pennabilli, Montefelcìno, Loreto, Località Cantarino di Sassoferrato, Stàffolo, Cupramontana, Jesi, Filottràno. Marzocca di Senigallia, Santa Maria Nuova, Parrocchia Santo Stefano di Ancona, Colmuràno, Recanati, Sant’Angelo in Pontàno, Loro Piceno, Fermo, Monsampòlo del Tronto e Acquasanta Terme.]
La Cartolina dalle Marche termina qui. Grazie per la cortese attenzione e ancora Buon Natale a tutti!
FRANCESCO VENDITTI
RUBRICA domenica 25 dicembre 2005 ore 13 |