MARILYN
Se cerco
un’immagine di donna
che mi ha sempre
incantata
vedo Audrey
Hepburn correre
in bicicletta
attraverso le città
con la
naturalezza
di un cerbiatto
nel bosco
e tu, Marilyn,
sei l’altro volto
della bellezza -
esotica distante -
tu così bionda
in una giungla cupa
come un morbido
chiarore
che subito
scompare
predatrice
vincente
solo nella
durata
finché ti
canteranno i poeti
sognando i tuoi
sogni
di ragazza
affamata
che forse
chiedeva un pane d’amore
nei pensieri
segreti
di sentieri
irraggiungibili.
M.G. Maiorino
vedi anche: Lo
sguardo che si alza
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