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Inaugurazione:
 venerdì 27 marzo
ore 17:30

 

Chiusura:
12 Aprile 2015

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Paolo Volponi

 

Urbino allo Specchio

 

Comunicato stampa

OMAGGIO A PAOLO VOLPONI

Una mostra fotografica realizzata dalla Pro Urbino propone una Urbino che si specchia a distanza di circa 100 anni: ben 77 foto totali, 38 coppie di cui la prima, in bianco e nero, ritrae senza artefatti o pose particolari la città dai primi del ‘900 agli inizi degli anni ’50. La seconda, datata tra 2013 e 2015, si pone come obiettivo di ritrovare la medesima angolazione della gemella “più anziana”, con tutti i cambiamenti, le innovazioni e i restauri che sono intercorsi nei decenni che le separano.
La mostra, aperta tutti i pomeriggi e nei festivi anche al mattino, si inserisce negli eventi del periodo pasquale promossi dall’associazione Pro Urbino, i quali a loro volta rientrano nell’ampio e nuovo programma del Comune, che patrocina l’evento assieme al Legato Albani che ha concesso le suggestive sale voltate in cotto situate sotto l’ottocentesco palazzo Albani Nuovo, a due passi da piazza della Repubblica.
La mostra, curata dal socio Attilio Fini, fotografo amatoriale fin da piccolo, ha beneficiato del contributo di numerosi concittadini collezionisti, possessori delle tante immagini d’epoca, di cui varie inedite. Inoltre altri attuali fotografi lo hanno coadiuvato nel reperimento delle immagini odierne.
Molte sono le curiosità apprezzabili specialmente nel confronto tra la Urbino dell’anteguerra e quella del 2000: i restauri effettuati, i lavori ancora in corso, la crescita smisurata del verde, pubblico e non, il rifacimento di mura urbiche e pavimentazione delle vie, i cavi elettrici sospesi che hanno lasciato il posto ai lampioni “a cipolla” di De carlo, e tanto altro che solo l’urbinate potrà cogliere visitando la mostra, ad ingresso libero.
Non mancano gli enigmi: alcuni già svelati e ora messi a confronto, ad esempio lo scomparso bastione del Monte, altri tutti da indagare, come l’assenza di alcune finestre dai Torricini in una vecchia foto…
L’esposizione mette appunto allo specchio le immagini della città ducale, stimolando anche i cittadini a “specchiarsi” e a ricostruire il proprio passato o, nel caso dei più giovani, le proprie radici su cui affonda la nostra stupenda città. Le immagini d’epoca sono anche un modo per ritrovare la vecchia Urbino, riscoprire angoli perduti o oggi alterati, scovare antichi monumenti, rintracciarne il volto esterno di un secolo fa.  La dedica della mostra a Paolo Volponi, lo scrittore e politico che pur lontano tanto amò la sua Urbino, si fa concreta in alcuni estratti da suoi testi e interviste incentrati appunto sulla città, che saranno posti a fianco di alcune immagini. In uno di questi brani si parla proprio della città che era e di quella che il due volte premio strega avrebbe voluto: “
Rimetterei per esempio il mercatale a verde, molte strade a mattoni; impedirei qualsiasi traffico, vorrei ridare vita alle mura…”
Il tutto rende così attuale le frasi di Volponi alla luce del dibattito che ancor oggi non si è concluso.
La mostra tuttavia non vuole lanciare messaggi particolari, ma solamente far rifiorire un rapporto e una conoscenza più radicata tra il cittadino e la città; si vogliono offrire spunti di riflessione, di dialogo e di idee. Molto spesso riscoprire il passato ci offre inaspettate opportunità.

 Comunicato a cura di Giovanni Volponi

Immagini della
città ritrovata

  

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